Berna, 19 ott – Forze sovraniste in grande spolvero anche in Svizzera. Alle elezioni per il rinnovo delle due camere svoltesi ieri, il partito populista dell’Udc-Svp è arrivato addirittura al 29%, occupando così undici seggi in più rispetto alle elezioni del 2011, per un totale di 65 seggi su 200.
Il messaggio politico del movimento è fortemente incentrato sulla limitazione dell’immigrazione e sulla preferenza nazionale. Eletta anche Magdalena Martullo-Blocher, figlia del leader storico dell’Udc/Svp Christoph Blocher, già definita la “Le Pen svizzera”.
Sopra al 16% anche il Plr, altro movimento dai toni più attenuati, ma comunque molto critico nei confronti delle politiche immigratorie della Confederazione. Mantiene due seggi la Lega dei Ticinesi, alleata dell’Udc in Canton Ticino.
Secondo partito a livello nazionale, i socialisti (PS) risultano leggermente in calo al 18,6% (-0,1 e 43/44 seggi), mentre il partito democristiano si attesta al 12,6% (+0,3), i verdi scendono al 7,8%, i verdi liberali al 4,7% e il partito borghese democratico al 4,6% (-0,8).
Per conoscere il volto del nuovo parlamento svizzero bisognerà comunque aspettare i risultati delle elezioni al Consiglio degli Stati (camera dei cantoni, 46 seggi) dove molti candidati sono in ballottaggio e servirà un secondo turno.
Roberto Derta