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Vincitrici di un torneo di squash premiate con vibratore e kit depilatorio: scoppia la polemica

by Cristina Gauri
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Roma, 22 mag – Un vibratore, un kit di depilazione e un esfoliatore per callosità del piede. Questi sono i premi che alcune vincitrici di un torneo di squash nel Principato delle Asturie si sono viste consegnare assieme al meritato trofeo. Forse andava preso come una spiritosa celebrazione della femminilità, uno scherzo goliardico per farsi una risata tutti insieme. Ma così non è avvenuto, e le prime classificate del campionato, eccellenti nella disciplina nello squash ma evidentemente carenti nel settore umorismo, non hanno riso: anzi, si sono inalberate e hanno deciso all’unanimità di non accettare i cadeau offerti dall’organizzazione. Si tratta comunque di una scelta, quella degli organizzatori, che si pone tra il coraggioso, l’incosciente e il temerario, dal momento che nel 2019, in piena era di #metoo, quote rosa, donne che si offendono per un refolo di vento che tira nel verso sbagliato, era difficile non prevedere la reazione oltraggiata delle concorrenti in gara. E si è alzato così il polverone della polemica, le condanne in rete e sui media di mezzo mondo, il dibattito infinito sul presunto sessismo nello sport. Per un kit di depilazione. Come se ci fosse da sindacare che le donne che non si depilano fanno ribrezzo.

“Discriminazione”

Non aveva dubbi la vincitrice del campionato, Elisabet Sadó, che ha così dichiarato al quotidiano Marca: “Ho 37 anni e gareggio da quando ne ho 8: non avevo mai ricevuto un regalo tanto sessista. Quando ci hanno dato i ‘premi’ siamo rimaste in stato di shock, colpite e indignate. C’è molta discriminazione contro le donne nello sport. Le cose devono cambiare”. Per chi vi scrive, che senza tema di smentita può dire di rientrare nella categoria degli esseri umani di sesso femminile, l’oltraggio non sta tanto nella natura dei gadget (dei quali non si può contestare l’utilità) di cui sono state omaggiate le partecipanti, ma nel loro scarso valore economico. Al posto di regalare dei plebeissimi prodotti da supermercato del valore di pochi micragnosi euro, gli organizzatori del torneo avrebbero potuto sprecarsi e acquistare dei prodotti più ricercati per non fare, così, la figura dei poveracci. 

Cristina Gauri

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1 commento

Bracco 22 Maggio 2019 - 10:48

Regali molto al passo coi tempi.
Visto che nel nostro beneamato occidente oggigiorno la vita sessuale per il 95% è autoerotismo.

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