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A un passo da Euro 2024: Italia-Macedonia del Nord finisce 5-2

by Marco Battistini
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Italia Macedonia

Roma, 18 nov – Meno uno. All’Olimpico di Roma gli azzurri fanno il proprio dovere: Italia-Macedonia del Nord finisce 5-2. Un solo incontro ora divide gli azzurri dalla qualificazione diretta ad Euro 2024, un solo punto – da conquistare contro l’Ucraina – ci separa dalla prossima competizione tedesca. Lunedì sera sul neutro di Leverkusen gli uomini di Spalletti avranno quindi a disposizione due risultati su tre per scongiurare lo spauracchio degli spareggi (che a queste latitudini ultimamente sono a dir poco indigesti). Ma andiamo con ordine.

Convocazioni e undici iniziale, le scelte del cittì

Fuori capitan Immobile nella batteria degli attaccanti, in mediana dentro il redivivo Jorginho. E se le scelte inerenti ai “vecchi” sono state – per certi versi – inaspettate, non stupisce invece la chiamata dei debuttanti Cambiaso e Colpani. Sia l’esterno juventino che il trequartista brianzolo sono infatti le belle sorprese autunnali della nostra Serie A. 

Per quanto riguarda la formazione anti-Macedonia poche sorprese. Con Di Lorenzo squalificato, la difesa – davanti al solito Donnarumma – presenta quasi in toto il blocco interista. Acerbi è affiancato dallo juventino Gatti (un affaticamento al polpaccio ha fermato Bastoni a metà settimana), sulle fasce spazio a Darmian e Dimarco. In cabina di regia lo stesso italo-brasiliano dell’Arsenal – a dirla tutta l’esperto Frello si è riconquistato l’azzurro proprio grazie al buon avvio di stagione in Premier League. Barella e Bonaventura sono chiamati a completare il reparto nevralgico, apportando vivacità e intelligenza tattica. Il 4-3-3 spallettiano vede infine un attacco composto dal tridente Berardi, Chiesa e Raspadori. 

Italia-Macedonia, il primo tempo

Italia-Macedonia inizia come da copione. Corposo possesso palla azzurro che impensierisce il portiere ospite Dimitrievski già al quarto d’ora. Gatti verticalizza per Chiesa, il figlio d’arte combina con Bonaventura e va al tiro. Sono le prove per il vantaggio – in precedenza annullato a Raspadori per fuorigioco. L’uno a zero arriva subito, da azione d’angolo dello stesso avanti napoletano, con Darmian che ci mette la testa in maniera risolutiva. La zuccata del nerazzurro indirizza la gara: siamo in gestione e al 40’ abbiamo l’occasione per raddoppiare. Sempre dagli sviluppi dell’ennesimo tiro dalla bandierina Gatto trova la mano di un avversario. Rigore che Jorginho spreca malamente. Il quarto errore consecutivo dal dischetto dell’ex Verona  ha – per nostra fortuna – basso peso specifico. Passano pochi secondi, Barella con il tacco libera Chiesa alla conclusione. Rasoterra secco e raddoppio. Lo juventino è scatenato, prima del riposo infatti chiude virtualmente la gara trovando l’angolino alto. Tre a zero all’intervallo.

La seconda frazione: Raspadori allontana i fantasmi 

Gli azzurri infatti approcciano la ripresa in maniera – per così dire – un po’ troppo morbida. Il neo entrato Atanasov sfrutta prima una nostra dormita (52’) poi – minuto 74 – fulmina Donnarumma dalla distanza. Tutto riaperto. Ci pensa Raspadori, a dieci dal termine, ancora su invito di Barella, a portare Acerbi e soci a distanza di sicurezza. Prova a metterci la firma anche Scamacca – subentrato proprio al falso nove – lo fa invece El Shaarawy (dentro per Berardi) imbeccato da Dimarco. Cinque a due. Finisce così Italia-Macedonia, nella terre delle aspirine “basterà” quindi un solo, vitale punto.

Germania 2024, la situazione negli altri gironi

Oltre alla Germania – qualificata di diritto in quanto organizzatrice – avevano già strappato il biglietto nelle scorse settimane Austria, Belgio, Francia, Inghilterra, Portogallo, Scozia, Spagna e Turchia. Propizio il venerdì per Albania e Danimarca. Giovedì sera invece si sono aggregate al gruppo Slovacchia e Ungheria, allenate rispettivamente dai nostri Francesco Calzona (storico vice di Sarri, ha collaborato anche con Di Francesco e Spalletti) e Marco Rossi. Si aggiungono quindi a Domenico Tedesco – selezionatore dei Diavoli Rossi – e Vincenzo Montella (cittì della nazionale ottomana): sono quattro finora i commissari tecnici italiani di Euro 2024. Non allungare la lista sarebbe davvero un peccato mortale…

Marco Battistini

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