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“Milano civile grazie agli stranieri”. Ecco la catechesi globalista di Gad Lerner

by Diego Fusaro
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Roma, 3 gen – Tra i più operosi e ferventi propalatori della catechesi globalista e dell’ortopedizzazione glamour delle plebi sradicate figura senz’altro, e in posizione non marginale, Gad Lerner. Le sue battaglie sono, immancabilmente, le stesse dei padroni del mondialismo: ai quali egli, in buona compagnia, fornisce da tempo quadri ideologici di sostegno.

L’antisemitismo come argomento per confutare le posizioni altrui

Ricordo, per inciso, quando mi invitò a prendere parte a una sua surreale trasmissione sulla Rai, dal titolo “La teoria della razza”. L’argomento dell’intervista era Soros. Al cospetto delle critiche da me mosse allo speculatore finanziario della open society, Gad Lerner tirò fuori, puntualissimo, la categoria di “antisemitismo” per confutare la mia posizione. A nulla valse il mio tentativo di fare pacatamente capire al paladino del verbo unico cosmopolitico di completamento del rapporto di forza egemonico che io criticavo Soros non certo in quanto ebreo, ma in quanto speculatore finanziario. E che, per lo stesso motivo, celebravo Marx in quanto lucido filosofo hegeliano e non in quanto ebreo. Gad Lerner, eroe del non sequitur (che farebbe bene a rileggersi “Sulla questione ebraica” di Carlo Marx), delegittimò la mia critica marxiana del padrone no border mediante la ridicola accusa dell’antisemitismo: che, ovviamente, in quel contesto era del tutto priva di significato. Sarebbe come dire che il poliziotto che arresta un ladro è antisemita, se il ladro è, per ventura, ebreo. Stessa tenuta dell’argomento del signor Lerner.

“Milano la città più dinamica, ricca e tranquilla d’Italia grazie agli stranieri”

E ora, in conclusione del 2019, l’aedo del globalismo e dello sradicamento dei popoli ci delizia con una serenata in onore della deterritorializzazione e della centrifugazione delle identità. In un post su Facebook, Gad Lerner scrive che a Milano, su 1.404.239 abitanti, 281.488 residenti provengono dall’estero. E che “guarda caso [Milano] è la città più dinamica, ricca e tranquilla d’Italia”. Non so quali siano esattamente i dati su cui il paladino del globalismo fondi la sua analisi. Ma, soprattutto, mi pare che egli cada ancora una volta nella sfera del non sequitur, allorché instaura un nesso di causalità diretta tra la presenza di stranieri e l’essere una città dinamica, ricca e tranquilla.

Forse che, prima dell’arrivo degli stranieri, Milano era una città di barbari? O, ancora, città come Napoli o Roma sono meno ricche perché vi sono meno stranieri? Strana teoria, invero. Mera ideologia, direbbe sicuramente Marx. Ideologia, cioè, giustificazione di ciò che c’è, del rapporto di forza su cui si fonda il dominio del polo egemonico. Quel polo che, guarda caso, adora l’immigrazione perché gli garantisce braccia a basso costo e disgregazione di ogni solidarietà comunitaria basata sulla lingua e sull’identità.

Diego Fusaro

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8 comments

Fabio Crociato 3 Gennaio 2020 - 2:44

Quando si incontra Gad Lerner è sufficiente chiedergli un po’ delle sue esperienze e maturazioni giovanili e di quanto gli vogliono bene i suoi fornitori abituali…, in zona Loreto (Mi)!

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Citodacal 3 Gennaio 2020 - 5:53

Invero l’indagine del Sole 24 Ore in cui si afferma, dati alla mano, che Milano sia la città più vivibile d’Italia (nasco e vivo a Milano e qualche dubbio mi sovviene comunque) mostra altrettanto come sia anche la più pericolosa: https://tg24.sky.it/cronaca/2019/10/14/criminalita-reati-italia-classifica-2019.html.
Pertanto Lerner non si limita a sostenere una opinabile correlazione tra dinamismo, prosperità e presenza di stranieri, ma falsifica il responso in merito alla presenza di criminalità, affermando che Milano sia una città tranquilla (e sempre ovviamente in funzione pro-immigrazione).

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SergioM 3 Gennaio 2020 - 10:29

Caro Prof Fusaro , questo è un caso in cui un fesso globalista finisce per dire una cosa intelligente …
Milano è si , quello che è oggi grazie agli stranieri , a quelli che FURONO stranieri ;
parliamo però di STORIA , non di allogeni ed alloglotti odierni OVVIAMENTE

Milano è forse la città più EUROPEA del continente , altro che la triste e grigia brussel !

Nella PIETRA Milano è Francese , Spagnola , Tedesca , MITTELEUROPEA .
Strano che il PERFIDO GAD non le preferisca Torino …. il cui più grande monumento è una ….
SINAGOGA ….

Milano ha l’ unica Cattedrale GOTICA in Italia ….. viali che sembrano boulevard ….

e pure la lingua , il Meneghino , é un misto delle lingue delle tre nazioni citate prima ;
Meneghino , la lingua dei servi più poveri , i “domenichini” che zappavano per sei giorni , ed il settimo , anzichè riposare (per mantenere la famiglia ! cosa IGNOTA al Perfido !) ed andare a messa , andavano a rafforzare il gruppo dei servi dei SANBABILINI dell’ epoca , che già blateravano col birignao Levniano ….. e fovse votavano un fesso come Sala …..

E Milano è ORGOGLIOSAMENTE TERRONA , chi è SALITO al nord OGGI è MILANESE ,
anche Gaber cantava di BAR chiamati TRANI ….. ed il riferimento geografico NON è casuale …..

Ma gli “stranieri” di OGGI non saranno MAI Milanesi , sono vicconi alla Gad che ODIANO gli italiani , estetiste/giornaliste ed altri INUTILI orpelli del globalismo , cittadini del mondo …. ma NON DI MILANO , se non per i denari da incassare .
Nulla daranno alla città , nulla sono in grado di dare , solo di PRENDERE …..

fu più MILANESE Jan Josef Václav hrabě Radecký z Radče ; che AMO’ Milano …. ed un sacco
di “dame” Milanesi …….

Ovviamente gli stranieri “periferici” sono solo stati SCARICATI qual rifiuti tossici dagli afro/asiatici
paesi di origine ….. quale utilità ?????

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Jos 3 Gennaio 2020 - 10:31

..il vittimismo dei sionisti ha una sua logica e obiettivo..: renderli liberi di fare e dire tutto quello che vogliono puntando sui senzi di colpa… il racconto della Shoah è sempre in onda…

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Anton 4 Gennaio 2020 - 1:41

A me risulta che Gad Lerner sia anti-sionista.

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Fabio Crociato 4 Gennaio 2020 - 9:14

Mini info “inter nos”: i lombard (quindi soprattutto Milano), sono stati i primi grandi usurai !
Non è il caso poi di confondere il termine servo (di origine nobile) con schiavo, ilota o…. ciao.
Una certa Milano, molto discutibile, ma certo affascinante e attiva, purtroppo (sic) non c’é più.
Comunque… sì certo Milano è un casino in crescendo! Come in piccolo è stata S.B.

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Marcellus 4 Gennaio 2020 - 10:11

Già, vivibile, civile e tranquilla, con oltre 2000 denunce di crimini al giorno! Perlopiù a carico di stranieri. A giudeo, ma và a cacare và.

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Evar 5 Gennaio 2020 - 5:39

Oltre alla normale criminalità vi sono pure il racket delle case Aler, la zona di via Chiesa Rossa dove non ci mette piede manco Rambo e un fottio di TAZ tipo Leonka in mano a parassiti delinquenti: c’è di cui andare fieri. Ma per favore.

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