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Bustine monodose: moda o necessità?

by La Redazione
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Le confezioni monodose sono sempre più diffuse, anche per alimenti che in passato si trovavano solo in confezioni più grandi, da almeno 250 g o più. Le motivazioni che portano oggi molte aziende a preferire le bustine monodose per i propri prodotti sono numerose, alcune delle quali correlate direttamente all’igiene. Un alimento in confezione monodose è già porzionato, perfettamente igienico, facile da trasportare, da offrire e da conservare nel tempo.

Come si preparano le bustine monodose
Siamo ormai abituati a vedere moltissimi alimenti in bustine con una singola porzione. Si pensi alle confezioni per il caffè, in cialda o in capsula, alle bustine di zucchero, di olio, di sale che ci propongono al ristorante, o a quelle che possiamo facilmente acquistare al banco frigo di un qualsiasi supermercato. Per poter confezionare un alimento con del packaging monodose è prima di tutto necessario valutare il tipo di materiale da utilizzare; si possono preparare confezioni monodose in materiale plastico, in carta o in materiali accoppiati, che offrono particolari proprietà. In seguito si utilizza il materiale su ampie bobine, che vengono formate durante l’impacchettamento degli alimenti. Per il confezionamento bustine monodose Celvil è un’azienda di punta nel nostro Paese; offre sia film plastici per bustine monodose, sia l’intero servizio di confezionamento conto terzi.

Quando è importante il porzionamento
In alcune situazioni è importante poter confezionare gli alimenti con packaging monodose già perfettamente porzionato. Le bustine sono perfette per situazioni di comunità, quali ad esempio mense, ma anche ristoranti e buffet di vario tipo. Per bar e piccole realtà locali poter proporre prodotti monodose consente di mantenere alta l’igiene, evitando la condivisione di bottiglie o confezioni più ampie, soprattutto per coloro che offrono cibo da asporto. Ci sono poi alimenti che ben si prestano a questo tipo di confezionamento, come avviene ad esempio per lo zucchero, che nelle buste in carta plastificata si mantiene asciutto e senza alcun tipo di problema per mesi. Nei supermercati l’utilizzo di confezioni con porzioni ridotte permette di offrire gli alimenti anche a persone che preferiscono questo tipo di quantità, senza dover attendere per la preparazione di una piccola confezione presso il banco gastronomia o in un negozio di quartiere.

Una questione di risparmio
Avere a disposizione alimenti in confezione monodose permette di consumarli perfettamente porzionato, senza avere degli avanzi o delle quantità che probabilmente si getteranno nell’umido; anche perché molti alimenti porzionati singolarmente hanno una lunga durata, si pensi ad esempio ai biscotti. La scelta di queste confezioni è quindi anche una questione di risparmio, soprattutto per quegli alimenti che si consumano solo saltuariamente, o di cui si fa un utilizzo minimo, come avviene con lo zucchero semolato. Il risparmio è correlato sia allo spendere meno, sia alla necessità di ridurre la quantità di prodotti sprecati o gettati inutilmente. Anche quando si tratta di confezioni, sono sempre di più le persone che preferiscono utilizzare solo le confezioni strettamente necessarie alle loro personali abitudini. Una piccola bustina si può riciclare, nella plastica o nella carta; allo stesso tempo saranno minori gli sprechi anche di cibo, cosa che permette di produrre meno rifiuti umidi nel corso dell’anno.

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fabio crociato 29 Giugno 2022 - 8:55

La dose, la qualità, il prezzo li deve decidere l’ utilizzatore, non altri… sempre più furbastri nella visibilità tarocca.

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