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Comprare auto all’estero, 5 consigli

by La Redazione
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Il mercato dell’automobile, in Italia, si rivela particolarmente mutevole e ricco di insidie. Sono questi complessi presupposti a spingere sempre più connazionali verso l’acquisto di auto provenienti dall’estero. Non solo, diversi concessionari, da diverso tempo ormai, offrono al pubblico autovetture di provenienza straniera, proprio per far fronte alla sempre cospicua domanda dei clienti in maniera adeguata e senza aumenti esorbitanti nei prezzi.

Sebbene la pratica di acquistare auto all’estero e, soprattutto, la loro vendita, non viene vista di buon occhio da molte persone, acquistare auto d’importazione si rivela una scelta molto conveniente dal punto di vista economico, sia nel mercato del nuovo che per quanto riguarda le autovetture di seconda mano. Occorre puntualizzare, tra l’altro, che, oggi, il settore italiano annoveri importatori professionali e concessionari specializzati particolarmente affidabili.

Diversi, tra i più pratici, poi, scelgono di acquistare e importare un’auto dall’estero in totale autonomia, nonostante questo preveda investirsi di tutta una serie di oneri specifici, principalmente burocratici. È bene sottolineare, comunque, che a fronte dell’acquisto di un’auto proveniente dall’estero, si va incontro a tutta una serie di responsabilità che, se non assolte, potrebbero portare ad una vanificazione del vantaggio economico arrecato da questa pratica. Scopriamo, comunque, nelle prossime righe, alcuni consigli utili per comprare un’autovettura proveniente dall’estero.

Essere riflessivi

Acquistare un’auto proveniente dall’estero significa andare incontro ad un piccolo salto nel vuoto. Bisognerà, infatti, programmare tutto nei minimi dettagli per non concludere affari poco convenienti o, ancora peggio, essere truffati. È opportuno, quindi, innanzitutto, fissare un budget e programmare l’acquisto nei minimi dettagli, mettendo in conto anche una visita per prendere visione dell’auto, qualora possibile. Suggeriamo vivamente di diffidare dai prezzi troppo belli per essere veri perché, quasi in ogni caso, non lo saranno e, ovviamente, organizzarsi scrupolosamente per adempiere a tutte le pratiche burocratiche del caso.

Organizzare il trasporto

Un altro aspetto molto importante da non dimenticare assolutamente è il modo con cui si intende portare l’auto in Italia. Molte persone, specie gli amatori, decidono, spesso, di mettersi in viaggio con la propria nuova vettura verso casa. In alcuni casi, però, sia per motivi burocratici che di preservazione del mezzo o, magari, poiché esso non è in condizioni per marciare e necessità di manutenzione, ci si affida a ditte specializzate nel trasporto su bisarca. Se, ad esempio, occorre trasportare auto dalla Germania in Italia, trattandosi di un paese in cui il mondo dell’automotive ancora serba affari convenienti, realtà del genere possono accorrere in aiuto dei clienti in maniera celere e professionale, programmando la consegna, dietro un corrispettivo abbastanza accessibile.

Controllare gli optional e gli allestimenti della vettura

Prima di comprare un’auto all’estero, bisogna sempre tenerne sotto controllo gli allestimenti. Questo, perché i brand di automotive adeguano le proprie vetture in base alle esigenze e alle normative presenti nei Paesi in cui commercializzano i loro mezzi. Per questo motivo, non è raro che, a parità di marca e modello, le auto presentino allestimenti e dotazioni differenti in funzione del Paese in cui le si acquista. Si dovrà, inoltre, verificare se a seguito dell’acquisto e dell’immatricolazione in Italia, l’auto necessiti di adeguamenti tecnici o di sicurezza per circolare legalmente.

Immatricolare l’auto in Italia

Una volta importata, la vettura dovrà essere immatricolata entro 30 giorni ed entro 60 ulteriori la si dovrà iscrivere al PRA. Di solito, ci si rivolge alle Unità Territoriali ACI, al fine di inoltrare la modulistica per tempo e ricevere le targhe con maggiore celerità.

Occhio alle garanzie

Quando si acquista un’auto all’estero, è buona pratica verificare con il venditore se la garanzia sia valida anche in Italia presso la rete del marchio. In questo modo, si potrà avere una maggiore sicurezza riguardo lo stato della vettura, specie se nuova o km 0.

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