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Disturbi del sonno: quali sono e come affrontarli senza ricorrere ai sonniferi

by La Redazione
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I disturbi del sonno sono numerosi e molto diversi fra loro, tant’è che la letteratura medica che li riguarda è particolarmente vasta; alcuni di essi sono condizioni benigne che spesso si risolvono in modo spontaneo nel giro di poco tempo (si pensi, per esempio, al pavor nocturnus dal quale sono colpiti molti bambini), mentre altri sono decisamente più gravi; fortunatamente questi ultimi sono molto rari.

Fra quelli più conosciuti si ricordano in particolare:

  • terrore notturno (pavor nocturnus; disturbo del sonno che di norma è di ambito pediatrico)
  • enuresi notturna (problema che interessa di norma bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni)
  • sonnambulismo (fenomeno benigno che per lo più interessa la fascia di età che va dai 7 ai 12 anni)
  • sonniloquio (fenomeno più noto popolarmente come “parlare nel sonno”; è una parasonnia del tutto innocua che può talvolta essere legata a malattie febbrili, ma che può presentarsi anche in soggetti perfettamente sani)
  • insonnia.

Fra i vari disturbi citati, il più comune (riguarda perlomeno un quinto della popolazione italiana, ma molti ritengono che tale stima sia decisamente ottimistica) è sicuramente l’insonnia.

L’insonnia: cos’è e come combatterla con rimedi naturali

L’insonnia è il più comune disturbo del sonno; con tale termine si indica, di fatto, una condizione che è caratterizzata da una riduzione qualitativa e/o quantitativa del sonno; in altri termini; chi soffre di insonnia è incapace di iniziare il sonno oppure di mantenerlo per un tempo che risulti sufficiente a riposare adeguatamente; più popolarmente, il soggetto insonne dorme poco e/o male.

L’insonnia è un disturbo particolarmente fastidioso che ha un impatto deleterio sulla qualità della vita; chi ha sperimentato questo problema sa benissimo che dopo aver passato una notte insonne o comunque disturbata da frequenti risvegli rischia di passare una pessima giornata, che sia lavorativa o di studio.

Dopo aver riposato male, infatti, si è più irritabili, più nervosi, più stanchi, meno concentrati e meno attivi.

Dal momento che molte persone soffrono più o meno frequentemente d’insonnia, è piuttosto comune la ricerca in Rete di alcuni rimedi naturali per combattere l’insonnia; fra le stringhe di ricerca più comuni c’è sicuramente “integratore melatonina”.

Il motivo di tale ricerca è facilmente spiegabile; la melatonina è infatti l’ormone che fra le sue principali funzioni ha quella di regolare il ciclo veglia-riposo; una sua carenza, che può avere molte cause (stress, ansia, assunzione di cortisonici, assunzione di caffeina, alcolici ecc.), è spesso alla base di insonnia.

L’assunzione di integratori a base di melatonina, disponibile sotto varie forme (tisana, gocce, polvere sublinguale, compresse) riporta nella norma i valori di melatonina nell’organismo “resettando” correttamente l’orologio biologico interno.

Spesso alla melatonina sono associati rimedi naturali dalle provate proprietà calmanti come, per esempio, la valeriana, la passiflora, la camomilla, il tiglio e la melissa.

Un notevole plus dell’integrazione di melatonina è che si tratta di una sostanza che non crea dipendenza, né fisica né psicologica, un effetto collaterale che invece caratterizza purtroppo i cosiddetti “sonniferi”, termine che indica farmaci come le benzodiazepine, i barbiturici ecc., medicinali sicuramente efficaci, ma ai quali è consigliabile ricorrere solamente quando il medico ritiene che la loro assunzione sia assolutamente necessaria (cosa che si verifica in casi di insonnia particolarmente gravi e debilitanti).

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