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Natura e attività outdoor alla Riserva Naturale dello Stagnone di Marsala: tra trekking e sport acquatici

by La Redazione
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In questa guida parleremo delle isole dello Stagnone, spiegheremo dove sono e cosa fare, ovvero le attività che il territorio mette a disposizione. Forniremo tutte le indicazioni necessarie per vivere una vacanza da favola, per godere di uno degli scorci più belli non solo della Sicilia, ma dell’Italia intera.

Infine, ci focalizzeremo su un’attività in particolare, che grazie all’impegno della scuola di kitesurf KTS allo Stagnone e altre realtà simili attira ogni anno un numero crescente di turisti: il kitesurf, per l’appunto.

Isole dello Stagnone dove sono e cosa fare

Le Isole dello Stagnone fanno parte dell’omonima riserva naturale. Essa si trova a pochi chilometri da Marsala e si compone di una specchio d’acqua molto esteso e poco profondo, simile a una laguna, lo Stagnone “vero e proprio”. La riserva abbraccia la costa, che a sua volta fronteggia alcune isole, ovvero Isola Lunga, Mothia, Santa Maria, Schola. Spicca dunque per una rara combinazione di elementi lacustri e marini, offrendo ai visitatori una varietà di panorami difficili da trovare altrove.

La Riserva Naturale guarda al mare, a ovest, abbracciando tramonti straordinari, durante i quali il sole si abbassa e scompare al di sotto della linea dell’acqua, dando la sensazione di immergersi direttamente nella laguna e dipingendo il panorama delle tonalità più accese dell’arancione. 

La Riserva Naturale è famosa anche per la biodiversità, che si manifesta in varietà eccezionale di flora e fauna. Sui bordi della laguna crescono molte alofite, come la salicornia, il limonio, l’inula, il limoniastrum. A occupare le nicchie ecologiche della Riserva troviamo il falco della palude, le alzavole, le folaghe, i germani reali, i codoni, le anatre. Non mancano i cosiddetti “migratori autunnali” come chiurli e mignattai. 

A fare da contorno, le saline ancora in uso e, ancora più in là, costruzioni antiche ma ben tenute, che sanciscono una rara integrazione tra l’elemento antropico e l’elemento naturale. 

Le attività a disposizione

La Riserva Naturale dello Stagnone può essere considerata come una sorta di parco divertimenti per chi ama la natura. La varietà dei suoi ambienti si presta allo svolgimento di numerose attività, da quelle più rilassanti a quelle più eccitanti.

E’ gradevole anche solo passeggiare sui viottoli che costeggiano la laguna, godendo di un’esperienza che a seconda della compagnia può essere rigenerante o romantica. 

Allo stesso tempo, è possibile raccogliere le testimonianze storiche che la Riserva mette a disposizione, visitando le antiche costruzioni, immergendosi nelle atmosfere che, fino a qualche tempo, facevano della Riserva un luogo operoso, in cui le forze della natura sostenevano e davano valore agli sforzi produttivi dell’uomo, instaurando un rapporto simbiotico che – a dire il vero – dura ancora oggi.

La Riserva si presta anche alle attività di trekking, giacché negli immediati dintorni della laguna il terreno declivia e offre un livello di sfida certo non impegnativo ma comunque esaltante.

Un’altra attività da provare è il birdwatching, favorito dalla già citata biodiversità e dalla presenza di una fauna variegata e in alcuni casi persino rara. Il birdwatching è un’attività rilassante ma anche sfidante, in quanto impone pazienza e disciplina, vive dell’attesa e della soddisfazione che deriva dalla scoperta. 

E poi c’è il kitesurf, una delle attività più in voga degli ultimi anni in questa zona. Ne parliamo nel prossimo paragrafo. 

Divertimento e avventura con il kitesurf

Ebbene sì, la Riserva è il luogo ideale per fare il kitesurf. Le sue coste si aprono al mediterraneo occidentale e accolgono venti anche molto intensi, perfetti per muovere le efficienti vele da kitesurf.

E’ uno sport che piace, in quanto combina elementi di surf, windsurf e parapendio, offrendo un’esperienza unica tra tutti gli sport acquatici. Il praticante, detto kiter, plana su una tavola simile a quella da surf, governando l’aquilone (il kite) tramite una barra collegata al kite con delle linee. Tramite la  barra, il kiter può muovere il kite e, sfruttando la forza del vento, guadagnare velocità ed eseguire varie manovre, tricks salti ed acrobazie.

L’eccitazione deriva dalla sensazione di libertà, dalla velocità, dalla possibilità di interagire con le forze della natura e dalla sfida di compiere manovre sempre più complesse e salti più alti mantenendo  il controllo. L’apprendimento richiede tempo ed il più rigoroso rispetto e conoscenza delle misure di sicurezza, ma offre ricompense immense in termini di adrenalina e connessione con l’ambiente marino.

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