L’ARERA ha comunicato una variazione del prezzo della materia prima del gas, che scende dagli 1,51 €/smc definiti a inizio gennaio agli 0,99 €/smc di inizio febbraio. Questa riduzione si riflette sulla bolletta del mese precedente, portando a un calo consistente (-34%) sul costo del gas. Tuttavia, è importante comprendere il significato reale di questi numeri e quale impatto ci si può aspettare sulle condizioni di fornitura nei prossimi mesi del 2023. Cerchiamo di descrivere in sintesi lo scenario attuale.
Ricordiamo anzitutto che le variazioni definite dall’ARERA, l’Autorità regolatrice che vigila sulla situazione del settore energetico, agiscono sul cosiddetto mercato tutelato, cioè il sistema di fornitura energetica a cui aderiscono famiglie e piccole imprese che non hanno ancora scelto un operatore del mercato libero. Attualmente, secondo i dati ARERA, oltre il 30% dei consumatori in Italia si trova in regime di maggior tutela. Il passaggio progressivo al mercato libero è già stato programmato con date precise e, salvo ulteriori proroghe, per i clienti domestici il tutelato dovrebbe terminare a gennaio 2024.
Per i circa 3 clienti su 10 ancora vincolati a tale meccanismo, varrebbe probabilmente la pena di anticipare il passaggio al mercato libero, beneficiando della concorrenza tra fornitori energetici e stipulando offerte più vantaggiose che non risentono (o risentono solo parzialmente) delle variazioni di prezzo che hanno contraddistinto il settore energetico nell’ultimo anno. Come passare al mercato libero? Semplicemente scegliendo un nuovo operatore energetico, che si occuperà del cambio senza penali e soprattutto senza interruzioni del servizio. Come capire con certezza qual è il reale vantaggio economico che si può ottenere scegliendo una nuova offerta? Qui il discorso si fa più complicato e in effetti le tariffe dei fornitori sono spesso difficili da comprendere appieno in autonomia. Esistono però servizi gratuiti che, oltre a mostrare le opportunità disponibili, selezionano direttamente la migliore in seguito alla valutazione delle precedenti bollette, danno un’idea del risparmio che si può ottenere sui consumi di luce e gas e si occupano anche delle procedure burocratiche necessarie a effettuare il passaggio. Tra questi citiamo Switcho: in questa pagina è possibile trovare i link per provare il servizio, oltre ad altre informazioni utili a conoscere meglio il mercato energetico e non solo.
Ampliando la prospettiva, la situazione geopolitica che ha inciso pesantemente sulla disponibilità di gas metano e, di conseguenza, sui rincari dello scorso anno, rimane critica. Anche nel corso del 2023 sarà molto facile assistere a fluttuazioni notevoli e il -34% sulle bollette del gas di gennaio non è una rassicurazione sufficiente. Il costo del gas è ancora sensibilmente più elevato rispetto alla media del 2021, basti pensare che considerando gli ultimi 12 mesi una famiglia tipo ha speso quasi 1.800€ per l’utilizzo del gas, che equivale a un allarmante +36% rispetto ai 12 mesi precedenti. Agire proattivamente e attivarsi fin da subito per il cambio, pertanto, in molti casi può essere determinante per ridurre il possibile impatto dei futuri rincari sull’economia domestica.