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L’altra eredità di Berlusconi, dal letto di Putin ai “leggendari” cammelli di Gheddafi

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 29 giu – Quello che ha lasciato in eredità Silvio Berlusconi è, come noto, un patrimonio enorme. Un impero finanziario e immobiliare che inevitabilmente verrà spartito anche in base al testamento del Cavaliere. In attesa di sapere in che modo esattamente verrà diviso il lascito di Berlusconi, emergono però alcuni dettagli a dir poco sorprendenti. Un esempio? Qualcuno dovrebbe aggiudicarsi pure i tre cammelli che Gheddafi regalò all’allora primo ministro italiano. Ma c’è pure il letto di Putin

Eredità Berlusconi, nel testamento anche i cammelli di Gheddafi e il letto di Putin?

L’apertura del testamento di Berlusconi non c’è ancora stata. Doveva avvenire lunedì 26 giugno ma è stata rinviata ai primi giorni di luglio. La famiglia dell’ex leader di Forza Italia resta dunque con il fiato sospeso per capire le volontà del defunto patron. Alcune fonti finanziarie affermano che il notaio Arrigo Roveda provvederà all’apertura del testamento prima del 4 luglio, quando Mfe e Pier Silvio Berlusconi decidono i palinsesti della stagione in arrivo e pure il futuro di Fininvest.

Ma veniamo alle curiosità, a dir poco incredibili. Stando alla ricostruzione del Corriere della Sera, nella lista delle proprietà di Berlusconi ci sarebbero anche tre cammelli gentilmente donati nel 2011 da Muammar Gheddafi in persona. Peccato che Berlusconi non li abbia mai ritirati dallo zoo di Tripoli e come fatto notare dallo stesso Corriere, “è probabile che non siano sopravvissuti al passare del tempo e alla caduta del regime libico”. Lapalissiano.

Altre “mirabilia”? Certo, nella stessa lista di proprietà berlusconiane vi sarebbe pure “il letto di Putin”, omaggio del presidente russo. A differenza dei cammelli di Gheddafi, il letto in questione è stato ritirato da Berlusconi e piazzato nella sua residenza romana di Palazzo Grazioli. “Verosimilmente, dopo il trasloco, è stato trasferito a Villa Grande, la casa che era stata di Franco Zeffirelli, ultimo domicilio del Cavaliere nella Capitale”, scrive il Corsera.

E non è tutto, perché tra i vari pezzi preziosi, oltre a migliaia di dipinti, vi sono anche le cinque repliche della Coppa dei Campioni vinte da presidente del Milan e da lui considerate dall’ex una delle prime cose da mostrare a coloro che si presentavano per la prima volta a Villa San Martino ad Arcore.

Alessandro Della Guglia

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