Roma, 4 ago – “Io sono alta, magra e antifascista. È questione di costituzione” è questo lo slogan con cui il gruppo editoriale L’Espresso sta pubblicizzando la collaborazione con la blogger Anarkikka.
Un’associazione, quella tra la costituzione italiana e quella fisica che, per rimanere in tema, hanno digerito in pochissimi.
Sono bastati infatti pochi minuti dall’annuncio e, oltre ai lettori anti-antifascisti o comunque più orientati a destra del giornale, si sono scatenati in un’ondata di polemiche anche li stessi fan di sinistra.
Per le femministe, il voler evidenziare una costituzione fisica alta e magra riduce la donna a un mero oggetto sessuale, prestando così l’ossuto fianco al volgare maschilismo.
Per gli anarchici invece, il mischiare l’anarchia con la costituzione è un ossimoro inaccettabile, come inaccettabile è che un’anarchica lavori per un settimanale gestito da De Benedetti che rappresenta il peggior capitalismo Made in Italy, essendo uno dei maggiori industriali nazionali e tesserato numero 1 del Pd.
In moltissimi poi attaccano la scelta degli aggettivi “alta e magra” per quello che potrebbe essere una sorta di incitamento all’anoressia e alla bulimia.
Insomma la collaborazione tra L’Espresso e la blogger anticonformista è cominciato con il piede sbagliato, catturando l’inamicizia di centinaia di lettori di ogni schieramento.
D’altronde, non potevano certo aspettarsi applausi per una rubrica antifascista dato il sempre maggior disinteresse popolare per questa debole e inutile causa, mentre l’Italia muore sempre più bassa, sempre più magra e senza lavoro. Anche questa è questione di Costituzione.
Andrea Bonazza
184
previous post
4 comments
bellissimo, riescono a essere politicamente scorretti mentre tentano di essere politicamente corretti
L’espresso e questa ultima imbecille sono degni l’uno dell’altra.
Stessa pasta, stessa cultura, stessa merda.
I compagni progressisti e liberal hanno un sacco di problemi di identità. Infatti sono meno di nulla. Per questo ululano alla luna antifascista. Orgogliosamente, noi siamo – o saremmo- quelli a cui si oppongono. Guardandoli, è fin troppo chiaro che noi abbiamo ragione e loro hanno torto. Farebbero tenerezza, se non facessero schifo……
Non vale la pena di commentare, sono dei poveretti frustrati e senza avvenire. Domanda retorica: che siano anchhe antifascisti doc per caso ?