Fabio Barsanti e CasaPound potrebbero davvero essere la sorpresa delle elezioni amministrative lucchesi?
Quando andiamo nei quartieri e nelle periferie riceviamo un grande apprezzamento, scopriamo sostenitori che non sapevamo di avere. L’aria sembra positiva, al di là delle illusioni e del facile ottimismo. A Lucca c’è grande voglia di cambiamento e la gente inizia a capire che solo noi possiamo davvero rappresentare l’alternativa a Tambellini, sindaco uscente del centrosinistra.
Come ti spieghi il successo di CasaPound in una realtà come quella lucchese?
Ci sono almeno tre elementi. Il primo è un lavoro incessante sul territorio da anni, noi in campagna elettorale parliamo di quello che già abbiamo fatto per Lucca e questa è una differenza con gli altri, capaci di fare solo promesse di scarso valore. Il nostro attivismo è la risposta più incisiva all’immobilismo che Lucca vive dopo 4 anni e mezzo di amministrazione Tambellini. Il centrodestra praticamente non ha fatto opposizione, mentre il 5 Stelle è completamente assente dal territorio. C’è poi il fatto che la nostra campagna è completamente autofinanziata, senza contare che è anche la meno dispendiosa, dati alla mano. Questa è la dimostrazione che un modo diverso di fare politica esiste. Il terzo elemento è la mia età, essendo io il candidato più giovane con i miei 36 anni. Ci sono molti giovani anche nelle nostre liste ma soprattutto non ci sono riciclati.
Perché il voto dovrebbe andare a CasaPound e non a forze generalmente percepite di “protesta”, come Lega e 5 Stelle?
La discontinuità con il passato a Lucca è rappresentata solo da CasaPound. La Lega è in una coalizione di centrodestra molto spostata verso il centro e non ha figure politiche di rilievo sul territorio. Il Movimento 5 Stelle vive solo in funzione del simbolo conosciuto a livello nazionale, visto che il loro candidato è stato 20 anni nella Cigl, 30 anni con il Psi e fino a due anni fa era tesserato con il Pd. Senza contare che non è nemmeno di Lucca, ma livornese e fiero di esserlo. Non proprio il massimo in una città con forte senso di appartenenza come Lucca. Il cosiddetto “voto di protesta” lo prendiamo noi, visto che la sinistra non è più nelle periferie e nei quartieri, luoghi dove noi siamo riconosciuti grazie alle nostre attività, come le raccolte alimentari, l’assistenza legale gratuita e i gazebo per la sicurezza.
Quali sono le priorità di Fabio Barsanti per Lucca?
Innanzitutto dire senza se e senza ma”Prima i Lucchesi”, nel sociale, nella sanità. Un fermo no all’immigrazione e operare per l’immediata chiusura del centro di accoglienza. Difendere il territorio a 360°, a cominciare dal vecchio ospedale che deve mantenere la destinazione sanitaria e non finire in mano agli speculatori, difendere non solo il centro storico ma per noi quartieri e frazioni sono una priorità. Anche la questione della trasparenza è fondamentale, visto che l’amministrazione uscente a guida Pd ha tradito ogni aspettativa, con bandi ad personam, atti secretati, assegnazioni di spazi pubblici molto discutibili ad amici degli amici e zero dialogo con i cittadini.
a cura di Davide Romano
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Speriamo bene