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“Io antifascista? Mi rifiuto di rispondere, è un insulto”: Calenda show su Twitter

by Elena Sempione
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Carlo Calenda, eurodeputato

Roma, 25 nov – Carlo Calenda sarà criticabile per mille motivi, ma almeno è uno dei pochi che a sinistra tenta di ragionare. Di recente ha fondato il suo movimento Azione, annunciando che sarà sia contro Salvini che contro «i rammolliti alla Pd e Renzi». E, in questa operazione di sganciamento dal politicamente corretto, Calenda sta provando anche a togliere un po’ di muffa dall’arsenale propagandistico della sinistra. È per questo che ha generato sorpresa la risposta a un suo follower su Twitter che gli aveva chiesto: «Domanda forse stupida: ti definisci antifascista?». La replica dell’eurodeputato è stata secca: «Ma davvero devo rispondere alla domanda se sono antifascista!!!! Ma mi rifiuto. La considero un insulto in sé».

«Gli elettori di destra non sono fascisti»

Insomma, Calenda non ci sta a fare politica con le ragnatele: «Ao’ ma vi siete mangiati/fatti troppi bomboloni? Io sono quello del Fronte Repubblicano per difendere la democrazia liberale da chi la vuole distruggere», ha cinguettato l’europarlamentare, che quindi non considera l’antifascismo un argomento spendibile per dare risposte alle esigenze dell’elettorato. Allora tanto vale giocare la carta dell’ironia: «Io antifascista? No, sono un seguace di Benito Mussolini e vesto in orbace. Dai su. Ma ti pare una domanda. Attenzione però, bollare come fascista tutte le persone che si considerano di destra è una gran cavolata».

Calenda oltre l’antifascismo

L’obiettivo di Calenda è chiaro. Non ha alcun senso parlare di antifascismo in assenza di fascismo. Proprio perché, come evidenzia giustamente l’eurodeputato, gli avversari politici della sinistra non sono fascisti. Calenda, in sostanza, è convinto che gli schemi ideologici del Novecento vadano superati e, inoltre, che il collante della sinistra non può essere l’antifascismo, ma proposte concrete che interessino davvero l’elettorato. Insomma, il Pd e i finti antagonisti dei centri sociali farebbero bene a prendere nota e a svecchiare le loro categorie politiche. Ma, ci scommettiamo, non lo faranno mai. Anche perché, a parte l’antifascismo, questa sinistra non ha veramente nulla da dire.

Elena Sempione

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2 comments

Marc 27 Novembre 2019 - 7:07

Troppi cretini al mondo, oggi.

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Commodo 30 Novembre 2019 - 8:48

I CRETINI ci sono sempre stati… Solamente che oggi vengono definiti: “PERSONE con DIRITTO di PAROLA” . Come puo fare l’ odioso partito PIDIESSE a zittire, cialtronizzare, irridere ed umiliare una persona intelligente? Basta trovare TRENTA CRETINI che sostengano il contrario! UNA VOLTA si sarebbe detto: “ma quelli sono dei CRETINI!” , e si sarebbe chiusa LÌ. Oggi il pidiessismo può replicare: ” Dei CRETINI? Ma come vi permettete? Quelle sono TRENTA PERSONE che hanno detto…..”. E ti mette nel sacco la “pubblica opinione”… Dal dopoguerra ad oggi… Ha SEMPRE FUNZIONATO!…..

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