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Cosa succede adesso? Tutto ciò che c’è da sapere sul Colle

by La Redazione
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Roma, 31 gen – L’ETA’ – A 74 anni, Sergio Mattarella rientra perfettamente nell’età media degli inquilini del Quirinale. Se l’età minima richiesta per essere eletti è di 50 anni, infatti, fino a oggi quella media al momento dell’elezione è stata di 73. Il Presidente più anziano è stato Napolitano (88 anni alla seconda elezione nel 2013) mentre il più giovane Cossiga (57 anni nel 1985). Nella storia repubblicana i mandati sono stati 12, svolti tutti da uomini con una lunghissima carriera nelle istituzioni alla spalle.

I PREDECESSORI – Questi, nel dettaglio, i predecessori di Mattarella: Giorgio Napolitano (2013-2015 e 2006-2013); Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006); Oscar Luigi Scalfaro (1992-1999); Francesco Cossiga (1985-1992); Sandro Pertini (1978-1985); Giovanni Leone (1971-1978); Giuseppe Saragat (1964-1971); Antonio Segni (1962-1964); Giovanni Gronchi (1955-1962); Luigi Einaudi (1948-1955); Enrico De Nicola (1948).

PRESIDENTI DEMOCRISTIANI – Mattarella è il sesto Presidente della Repubblica di estrazione democristiana. Prima di lui provenivano dalla Dc Scalfaro, Cossiga, Leone, Segni e Gronchi.

COSA SUCCEDE ORA ? – Subito dopo aver letto i risultati dello scrutinio, il presidente della Camera, che presiede la seduta congiunta a fianco del presidente del Senato, ha annunciato: “Con il presidente del Senato mi reco immediatamente a comunicare al neoeletto Presidente della Repubblica l’esito della votazione”. Pochi minuti per redigere il processo verbale (che deve essere letto ufficialmente al nuovo presidente), approvarlo e quindi il nuovo Capo dello Stato viene a sapere formalmente della sua elezione. Questa breve cerimonia si svolge presso il domicilio dove si trova l’eletto. La prassi vuole che nel breve intervallo tra l’elezione e l’insediamento il Capo dello Stato inizi i suoi primi incontri a casa, per mettere a punto la squadra dei collaboratori che lo accompagnerà per i sette anni successivi. Il giuramento ha luogo alla Camera, con il Parlamento riunito in seduta comune. Pronunciata la formula di rito, il Presidente della Repubblica entra nel pieno delle sue funzioni. Prende la parola di fronte a deputati e senatori per il discorso di insediamento, quindi si reca ufficialmente al Quirinale, a bordo della Lancia Flaminia del 1964 che costituisce, dai tempi di Saragat, la vettura ufficiale del Capo dello Stato. Lungo il tratto di strada viene scortato dai corazzieri a cavallo.

Giuliano Lebelli

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