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I deputati si fanno il regalo di Natale: bonus da 5.500 euro per tablet e smartphone

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 29 nov – Inflazione, bollette alle stelle, crisi economica? Certo, gli italiani sono alle prese con spese continue e spesso insostenibili, ma nel frattempo alla Camera spunta un bel regalo di Natale per i deputati. Parliamo di un maxi bonus da 5.500 euro per gli eletti, ovvero un rimborso per l’acquisto di dispositivi tecnologici. Leggasi tablet, smartphone, computer.

Maxi bonus da 5.500 euro per i deputati: rimborso per cellulari (e non solo)

Sì, avete capito benissimo, per quanto possa apparirvi surreale. Con una determinata firmata dai questori della Camera, lo scorso 24 novembre, viene dato il via libera al rimborso spese per i deputati. Come riportato da Repubblica, oggi Paolo Trancassini di FdI, Alessandro Manuel della Lega e Filippo Scerra del M5S (quando si dice la convergenza bipartisan), hanno affermato che il maxibonus in questione soddisferà “le esigenze individuali di aggiornamento tecnologico” nell’ambito della nuova disciplina delle “dotazioni d’ufficio” per gli eletti. Perché evidentemente (sin troppo facile sarcasmo) il magro stipendio percepito dai parlamentari italiani non consente l’acquisto di cellulari o tablet.

Oltretutto, per andare sul sicuro, rispetto alla scorsa legislatura l’importo del bonus speciale per i deputati è aumentato. Prima ammontava infatti a 2.500 euro, adesso è più che raddoppiato: 5.500 euro, appunto. Ancora più incredibile l’elenco, allegato al provvedimento, dei beni acquistabili e rimborsabili: oltre a pc, tablet e cellulari, compaiono pure cuffie stile AirPods Apple e monitor fino a 34 pollici.

Ma chi effettuerà i controlli sui beni acquistati dai deputati? Il collegio dei questori, ovvero deputati che controllano altri deputati per poi procedere al rimborso. Dulcis in fundo agli stessi deputati verrà riservato un bel pacchetto di penne, bloc notes, buste per lettere e cd, rigorosamente griffati “Camera”. Senza vergogna.

Alessandro Della Guglia

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1 commento

fabio crociato 29 Novembre 2022 - 3:23

Altrimenti come fanno a rompere gli zebedei con il digitale aggiornato per tutti? Se fosse per loro non acquisterebbero un beato c. Ma devono vendere, far vendere per conto di terzi che li attendono al varco. Fosse solo questione di terminali-client…

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