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Il Green pass, ovvero come eccitare la sinistra del “vietato non vietare”

by Lorenzo Zuppini
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Green pass

Roma, 20 lug – Sul Green pass è molto interessante assistere al seguente fenomeno: la sinistra, un tempo e fino a non molti anni fa, regina del “vietato vietare”, oggi si eccita febbrilmente ogni qualvolta emerga un’ideuzza assai illiberale per combattere la pandemia in corso. La abbiamo vista appoggiare qualsiasi follia partorita dal precedente governo e da alcuni suoi esponenti, primo fra tutti il ministro della Salute Roberto Speranza che, tra un romanzo sulla pandemia e sull’opportunità per i suoi simili di riscrivere la storia, disponeva gli arresti domiciliari per un intero Paese. Per non parlare di Giuseppe Conte e del suo eloquio serale intriso di moralismo e di paternalismo, attraverso il quale egli concedeva a tutti noi uno spicchio di libertà in più o disponeva che quest’ultimo ci venisse nuovamente sequestrato.

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Green pass, la sinistra gode e osanna i divieti

La sinistra godeva con folle irrazionalità come un adolescente in preda alle prime pulsioni e ai primi sfregamenti, quasi incapace di comprendere l’origine di quell’attrazione fatale che la avvicina tutt’oggi a qualsiasi minchiata illiberale che qualche presunto intellettuale propone. Gli elicotteri intenti a sorvolare le spiagge italiane o la polizia in quad ad arrestare l’unico bagnante su tutto il litorale romano, con diretta televisiva su Canale 5 per educare il popolo bue al rispetto inderogabile delle regole giunte via Dpcm ossia atto amministrativo: musica per le orecchie di Pd e compagni di Sinistra italiana. Poi un breve commiato per gli scontri durante il G8 di Genova datato vent’anni fa, con gli sbirri additati come massacratori sudamericani e i disubbidienti del tempo come veri eroi anticonformisti, mentre oggi le guardie sono i paladini dell’ordine e i due fidanzati che desiderano congiungersi rappresentano i vili irresponsabili da condannare al pubblico ludibrio.

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Naturalmente la sinistra non concepisce l’arte della disubbidienza intesa come esercizio della propria autonomia intellettuale, la quale rappresenta lo scudo di difesa per le libertà individuali che distinguono un uomo libero da un cane al guinzaglio che il padrone può tirare a destra o a sinistra. I liberal concepiscono il collettivismo mentale, oltreché economico, non riuscendo ad immaginare che le persone vivano svincolate da qualsiasi sovrastruttura ideologica. La stessa Costituzione che gli vieterebbe determinato bullismo contro la libertà, loro la definiscono la “più bella del mondo” quasi come se volessero paragonarla alle tavole di Mosé, ai dieci comandamenti donati direttamente da Dio agli uomini, facendoci capire ancora una volta che se in quegli articoli vi fosse un incitamento alla violenza, la sinistra accoglierebbe il tutto con favore. L’incapacità della sinistra italiana di pensare autonomamente oggi si ripresenta nella forma del Green pass.

A proposito di controlli

La formula utilizzata è sempre la solita: un fine innegabilmente giusto che giustifica l’adozione di detta misura; lo schiacciamento dell’opinione contraria che viene etichettata come terroristica e stupida; la presentazione di questa nuova idea come se fosse l’unica possibile e l’unica immaginabile. Invero, il Regno Unito, con oltre 50mila contagia al giorno, ha da poco eliminato qualsiasi misura restrittiva scommettendo così sull’efficacia dei vaccini, seguendo in tal modo la strada della speranza e della libertà. Naturalmente il premier Boris Johnson è sin dall’inizio della pandemia etichettato come idiota negazionista solo perché si è fin da subito posto il problema della convivenza della lotta al virus con le libertà fondamentali della persona. Emblematico che in Italia l’imposizione del controllo capillare sulla società sia esercitata dal governo presieduto da chi non vince più un’elezione da molti anni. La pandemia, prima o poi, passerà. La sinistra, con la sua violenta macchina di propaganda, no.

Lorenzo Zuppini

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No-more! 20 Luglio 2021 - 9:23

vabbeh ma la sinistraglia vive e vegeta solo in un luogo non irrorata dalla luce e dall ‘acqua linfatica: i social merdwork : tuatter , gestapo-book, youtube …qui esiste e nulla piu! e nei giornaletti scam tipo il fuffintopost, il mattoquotidiano…..non ho mai visto nessuno in giro leggere i loro deliri mefitici!

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