A Milano ci sono stati dei tafferugli con i tifosi dell’Ajax, in città per la partita di Champions League di stasera, mentre a Torino un corteo studentesco si è unito alle contestazioni e dove ci sono state nuove tensioni tra polizia a manifestanti.
A Roma, intanto, il presidio in zona Piramide è ancora attivo e in tarda mattinata alcuni manifestanti hanno occupato per protesta la circolazione in piazzale Ostiense.
Contro i manifestanti non è mancata una inusuale dimostrazione di forza verbale di un Angelino Alfano in improbabile versione Bava Beccaris. “Abbiamo segnali chiari da parte dell’intelligence: non sto qui ad aggettivare le ali estreme di questo movimento, ma certamente abbiamo gli occhi su di loro e sapremo cosa fare se esagerano”, sarà usata “tutta la forza dello Stato contro i violenti”, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno.
Insieme al Viminale, contro la protesta si scagliano anche l’Anpi, i sindacati e i partiti, nonché gli intellettuali di destra e di sinistra, mentre Grillo e Berlusconi provano tardivamente a gettare un ponte.
L’impressione è che da qui a breve non avvenga alcuna “rivoluzione”, anche a causa di una piattaforma politica davvero scarna e confusa, ma che la mobilitazione possa essere una prova generale per aggregazioni fuori dagli schemi da sperimentare nell’immediato futuro.
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[…] delle manifestazioni comincia, infatti, a far paura. Angelino Alfano, ad esempio, ha praticamente minacciato la repressione della protesta, parlando addirittura di «segnali chiari dall’intelligence». Ieri è stato invece il turno di […]