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L’Europa brucia e il nostro Parlamento discute di cannabis

by Giorgio Nigra
5 comments

legalizzazione-cannabisRoma, 25 lug – Ci sono episodi che, pur secondari, riescono a catturare e a descrivere pienamente lo spirito del tempo e la sua miseria. Il Parlamento italiano che inizia a discutere della legalizzazione della cannabis nel pieno di una tempesta terroristica è uno di questi. Il messaggio lanciato al mondo è di per sé già abbastanza grave da rendere secondari persino i contenuti della proposta di legge stessa. Il semplice fatto che qui e ora si discuta di questo scrive la parola fine su un intero modello di società. Anche considerando che l’ultima grande battaglia parlamentare prima di questa è stata sulle unioni civili.

Sostenuto da 221 parlamentari, il testo presentato da Roberto Giachetti (Pd), contiene le “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati” ed è la prima volta, nella storia parlamentare italiana, che un provvedimento di questo genere viene discusso dall’assemblea. Evidentemente fino a oggi si è ritenuto che ci fossero altre priorità da affrontare. Ma oggi no, tanto non è che in giro per il mondo succeda chissà cosa.

Fra i sostenitori del progetto, neanche a dirlo, figurano 87 deputati del Movimento cinque stelle, 85 del Pd, 24 di Sinistra italiana, i 16 fra civatiani ed ex grillini di Alternativa libera-Possibile, oltre a 7 montiani di Scelta civica e due forzisti. Il voto sul testo è comunque slittato all’autunno a causa dell’enorme numero di emendamenti presentati. E ora vediamo quanti dibattiti inutili toccherà sorbirci su questa idiozia.

Giorgio Nigra

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5 comments

Milo 27 Luglio 2016 - 10:15

Io la discuterei. È vero che potrebbero semplicemente essere dirottate informalmente le indagini e le operazioni di polizia su altri obiettivi, però oggettivamente non possiamo perseguire uno che si fa due canne. Farsi una canna è come farsi una birra, sono droghe leggere entrambe. Io discuterei di come commercializzarla attraverso una tessera limitata in modo che non ne si possa abusare continuativamente e farei così anche con gli alcolici, mettendo il grado di thc come il grado alcolico, e negherei l’assistenza medica salvo il pronto soccorso a tutti i cirrotici e polmoni-ciminiera: sempre ultimi per le operazioni ospedaliere, se hanno voluto sfasciarsi. Vedi mo che la paura farebbe responsabilizzare un po’ di gente, risparmieremmo un casino di soldi, lasceremo in pace i ragazzi e toglieremmo un bel canale di finanziamento alla mafia.

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Turzo 28 Luglio 2016 - 1:10

La droga è droga, lasciatelo dire da uno che lavora in Sanità, non esistono droghe leggere e droghe pesanti, chi ci rimette è la cellula cerebrale e quella non si riproduce o ripara una volta danneggiata. Ti immagini il grado di apprendimento di uno studente a scuola o all’università, hai mai visto uno studente che beve birra a scuola? se la vuoi paragonare all’alcool. Ti faresti operare da un chirurgo che si è fatto da poco una bella canna per rilassarsi dopo un intervento? ti faresti portare da un autista di un pullman fumato? io no!
Tu e quelli che la pensano come te compreso quello stupido di Saviano vi trincerate dietro al finanziamento delle mafie che si arricchiscono con le “canne”! FALSO, tu le legalizzi? e le mafie spostano il mercato su altri tipi di stupefacenti! e la sostanza non cambia….

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Turzo 28 Luglio 2016 - 1:20 Reply
Milo 28 Luglio 2016 - 2:35

Certamente non mi farei operare d un chirurgo fatto di canne o pieno di birra. Ma se permetti c’è una bella differenza tra bersi una birra o farsi una canna a casa e farsela o bersela al lavoro o alla responsabilità di qualcuno o qualcosa. E se la droga è droga, allora perché la maria sì e la birra no? Perseguiamo anche la birra, se tanto è uguale all’eroina. Mi auguro che non ti vengano in casa a ispezionarti il frigo per trovarti una radler al 2% di alcol, ohi ohi… ma scommetto che sei pure astemio, forse è per questo che fai dei discorsi così generalisti.

Poi la mafia ovviamente non muore solo perché gli chiudi quel canale, mica dico questo. Per eliminare la mafia bisognerebbe eliminarne gli individui con operazioni extragiudiziarie di polizia, non mettermi sullo stesso piano di Saviano per favore. Però se lo facessimo non saremmo affatto punto e a capo perché la mafia commercia già in altre sostanze, dunque non sarebbe un pareggio quello di “buttarsi” in un canale di finanziamento alternativo: lo usa già, quindi significa che al netto gliene avremmo tolto uno.

Comunque, al di là dell’abuso, una canna ogni tanto non fa un benemerito niente di niente, esattamente come una birra. Hai mai provato a farti una o due birrette?

Nello stralcio da giornaletto Metro riguardo allo studio, che lì non è affatto presentato, si parla di consumo quotidiano, che di per sé non vuol dire nulla. Quanto consuma una persona per avere sintomi di ansia e depressione? Quotidianamente o saltuariamente non fa differenza, salvo l’overdose. So benissimo che si si sfonda di canne al parchetto addossato a una panchina diventa zombi, esattamente come uno che si alza e si scola la birra di prima mattina, ma se uno si fa una cannetta ogni tanto prima di andare a dormire, stai tranquillo che non esce pazzo. Esattamente come quando uno si stappa una birra mentre legge un articolo davanti al computer.

Lo sai che pure il piacere dato dal sesso agisce sul cervello all’incirca come gli oppiacei? E’ per quello che non possiamo farne a meno. Anzi, la natura si riproduce solo perché siamo costantemente in crisi di astinenza di sostanze che vengono immesse in circolazione dalle nostre ghiandole tramite l’eccitazione sessuale. Che ne dici se applichiamo a tutti una cintura di castità? Così di droga, che tanto sono tutte uguali qualitativamente e quantitativamente, ce ne togliamo un’altra già che ci siamo.

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cico 8 Marzo 2017 - 12:00

Milo ma ti metti a discutere con uno che si chiama Turzo ?
Quello nel suo Nickname ha palesato il suo grado di civiltà.
Si si , lavora nella sanità…
Forse fa il barelliere al Loreto Mare !!!

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