Maledetti italiani, che figura ci fanno fare con i centri di previsione Usa. Ma Sciltian era talmente sicuro da darsi all’ironia: “Da quando Donald Trump ĆØ riuscito a imporsi nella nomination del Partito Repubblicano, ho pensato che i democratici avrebbero potuto candidare anche Pongo, il famoso cane dalmata protagonista de La carica dei 101, e sarebbero tornati alla Casa Bianca”. GiĆ . E anche se alle porte bussava “lāondata di analfabeti funzionali e di ignoranti che si sentono particolarmente fieri del loro status di allergici alla verifica e allāapprofondimento”, ĆØ chiaro che “alla fine dei giochi, cāĆØ che per vincere le elezioni ti devi far votare da un sacco di gente diversa. Non bastano gli ignoranti, gli integralisti del Winchester o della Bibbia e gli uomini bianchi disoccupati. Occorre far breccia anche nel resto del mondo, quello che magari in casa tiene qualche libro in più delle Sacre Scritture”. Insomma, la vittoria di Hillary era certa. Sciltian la dava a quota 300 grandi elettori. “Se poi dovessi sbagliarmi, mi sbrigo a cambiare nome e identitĆ ”, aveva aggiunto. Il che, chiamandosi Sciltian, potrebbe comunque essere un vantaggio anche per lui.
Più prudente era stato Gad Lerner sul suo blog: “Esiste la possibilitĆ che vinca Donald Trump? SƬ, ma ĆØ statisticamente molto remota”. Insomma, “Trump diventerĆ presidente solo se ci sarĆ il più macroscopico errore della storia dei sondaggi degli ultimi anni. Tutto può succedere nella vita, ma la sorpresa Trump non sembra proprio più possibile ormai”. Le ultime parole famose.
Anche Guido Mariani, su Lettera 43, era sicuro del fatto suo: “Casa bianca, la partita ĆØ chiusa. Hillary Clinton si appresta a diventare il primo presidente donna nella storia degli Stati Uniti dāAmerica”. Le ragioni di tanta sicumera? Quelle idiozie che piacciono tanto agli esperti, tipo l’esito dei dibattiti televisivi, oppure il fatto che “Trump infine ĆØ rimasto solo anche nel mondo dei media. I canali televisivi all-news ormai sono allāattacco”. Peccato che fuori dallo schermi ci sia tutto un mondo. Anche Andrea Mollica, su Giornalettismo, non lasciava spazio a dubbi: “Hillary Clinton sarĆ il quarantacinquesimo presidente della storia della Stati Uniti. Per la prima volta una donna assumerĆ lāincarico di guidare il più importante Paese del mondo. Lāeconomia più grande, lāesercito più forte a livello globale saranno guidati da una donna, arrivata allāincarico di capo di stato e di governo dopo una lunga e prestigiosa carriera nelle istituzioni”. Si ĆØ visto.
Matteo Bordone, dal canto suo, si ĆØ lasciato andare su Internazionale a un interminabile articolessa sui meccanismi mediatici generati dalla campagna elettorale, in cui comunque ha lasciato ai posteri queste perle di saggezza: “Sappiamo che Hillary Clinton ĆØ in vantaggio da prima che Trump sbagliasse tutto con la determinazione dei campioni. GiĆ da questa estate, prima della dissociazione generalizzata di queste ultime settimane, esiste il tema dei candidati repubblicani che preferiscono non legarsi troppo a Trump per non trascinare giù il loro partito al congresso, che per la totalitĆ della camera e un terzo del senato verrĆ eletto lā8 novembre insieme al presidente. Per di più ĆØ abbastanza chiaro che le elezioni si vincono al centro, e tutti sanno che Trump non ĆØ un candidato che piace al centro, anche se i suoi sostenitori sono cosƬ pittoreschi da sembrare numerosi”. Insomma, “questa volta non cāĆØ partita”, era ovvio che avremmo assistito alla “disfatta di un partito e del suo improponibile candidato mostro, contro la prima donna a governare un paese di 325 milioni di persone”. I candidati mostri, però, a volte vincono. I giornalisti mostri, invece, stanno sempre lƬ a non azzeccarne una.
Giorgio Nigra
3 comments
eh il grande pol pot che aveva mandato i giornalisti a cavare patate….
I media sono “drogati” serv8 dei gruppi di potere finanziario, i loro sondaggi si basavano su minoranze che per quanto grandi o forti, minoranza restano. Sto guardando Skypd 24 ed ancora ci sono i superiori di sinistra i quali affermano che chi ha votato Trump ĆØ poco più di un troglodita. In ultimo la Clinton doveva parlare stanotte poi alle 15.30 poi alle 16.30 forse hanno perso la siringa di Valium. Spero sia il viatico per un risveglio identitario anche da noi.
Ciaooneeee Hillary! Doveva parlare stanotte poi alle 15.30 poi alle 16.30 ed ancora non si vede. Che abbiano perso la siringa col Valium? Spero che da ora in poi sondaggisti i media le star ed i giornali, buoni solo per accendere la stufa, e soprattutto certi politici dem abbiano più umiltà e non parlino più di chi fa politica identitaria come dei trogloditi analfabeti. Buona fortuna Mr. President.