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La risposta imbarazzata di Conte alla domanda sul due picche della Merkel (Video)

by Davide Romano
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conte merkel

Roma, 1 apr – I media più clementi con il governo e i canali social di Giuseppe Conte enfatizzano le parole pronunciate dal presidente del Consiglio ieri sera alla trasmissione della tv tedesca Ard. “Non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia“, ha detto il premier italiano ai tedeschi, con il piglio dello statista 2.0. Eppure chi scrive trova più interessante riportare una domanda posta dal conduttore tedesco, capace di spiazzare Giuseppe Conte, come dimostrano il linguaggio del corpo e i secondi di esitazione prima di replicare.

Il virgolettato della Merkel

“Lei ha più volte ribadito di andare d’accordo con la cancelliera tedesca. E’ vero che Angela Merkel durante l’ultimo summit europeo le ha detto personalmente ‘alla fine faremo uso del Mes. Non essere così critico, se aspetti che arrivino i coronabond considera che potrebbero non arrivare mai’. E’ vero che le ha detto propri così?”. Una domanda piuttosto diretta, che riporta un virgolettato della Merkel che chiude in maniera radicale su ogni possibile ipotesi di trattativa sui coronabond. Con toni ancora più duri di quanto riportato dai nostri media nei giorni scorsi.

Conte e il linguaggio del corpo

La smorfia del nostro capo dell’esecutivo, lo sguardo verso il basso, il movimento nervoso delle mani a cui segue una frase chiaramente tesa ad evitare il discorso nel merito: “Guardi adesso le parole esatte non le ricordo le dico molto francamente”. Un atteggiamento che rende perfettamente la realtà delle cose, più di quanto non siano in grado di fare altre frasi a cui è stato dato più risalto. “Abbiamo espresso due visioni diverse durante la nostra discussione“, spiega Conte dopo l’esitazione iniziale “e approfitto e lo dico a tutti cittadini tedeschi: noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, stiamo scrivendo una pagina di un libro di storia. L’Europa deve dimostrare se è una casa comune per i cittadini europei, che può dare una risposta all’altezza dei suoi compiti”. Parole importanti. Che non sembrano però assolutamente in grado di cambiare l’aria che tira dalle parti di Berlino.

Davide Romano

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3 comments

alexandro12 1 Aprile 2020 - 8:11

Ok, Conte sarà imbarazzante in molti modi; ma ad essere imbarazzante è l’intero assurdo sistema: in sostanza dobbiamo chiedere il permesso alla Merkel per poter adottare le misure necessarie a far fronte all’emergenza coronavirus?! Gli interessi di Berlino divergono da quelli di Roma, dunque la Germania propone e proporrà delle azioni che portino dei vantaggi non all’Italia ma alla stessa Germania. Quella “casa comune” non è mai esistita Conte; l’UE è una struttura ottusamente rigida, poiché estremamente gerarchizzata: per dirla con Orwell: gli animali sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Se la rappresentazione della realtà, non fosse ottenebrata dall’ideologia sarebbe evidente vedere il fallimento della UE.

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susanna 1 Aprile 2020 - 11:09

Ma come fa a nn ricordarsi
forse soffre di Alzheimer…ma quello galoppante
Come fa questa persona a rappresentarci
A rappresentare noi orgogliosi lavoratori e altruisti
bho….forse sarebbe meglio andasse in pensione
lui che può…..

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