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Le sardine si sono già montate la testa, ora chiamano i giornali per contestarne i titoli

by Eugenio Palazzini
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sardine, mattia santori

Roma, 11 dic – Spuntate nelle piazze da poche settimane, le sardine si sono subito abituate ad essere incensate e messe a loro agio dalla grancassa mediatica. Così probabilmente si sono anche montate la testa, a tal punto da chiamare indispettite i giornali per un titolo a loro non gradito. Nello specifico Mattia Santori, leader bolognese dei pesci ossei, si è precipitato ad alzare la cornetta per far sentire la sua tonante voce al Fatto Quotidiano. La colpa del giornale diretto da Travaglio? Aver rivelato l’apertura a CasaPound della sardina Stephen Ogongo.

La sardina chiama il Fatto

A riportarlo è lo stesso quotidiano: “Al Fatto chiama, assai stizzito, Mattia Santori in persona: il leader bolognese ci accusa di voler sabotare un movimento di migliaia di persone con titoli a effetto. Ma è lui stesso, pochi minuti dopo – sulla pagina Facebook 6000 Sardine – ad ammettere che ‘Stephen Ogongo ha commesso un’ingenuità'”. Non solo, prima di rimangiarsi tutto, anche Ogongo avrebbe contattato il Fatto, senza però mettere in discussione le sue parole ma scrivendo preoccupato: “Perché questo taglio drammatico? Così ci mettete in difficoltà, la nostra è una causa nobile”.

Unico collante

D’altronde le sardine si erano immediatamente prodigate per rettificare, prendere le distanze dalle dichiarazioni di Ogongo e gettare definitivamente la maschera, mostrando così a tutti la loro appartenenza politica: “Siamo antifascisti e noi CasaPound in piazza non l’accettiamo”. Terrorizzate dalla partecipazione delle tartarughe alle loro manifestazioni, le candide sardine hanno allora alzato i toni per ribadire la loro posizione, profondendosi in una serie di comunicati e messaggi social costellati dalla parola magica nonché unico collante della sinistra: antifascismo.

Avranno poi espresso un altro concetto politico? Neanche per sogno, in preda alla confusione più totale sono apparse a tutti come Massimo D’Alema a Nanni Moretti: “Dite qualcosa di sinistra”. Anzi, “dite qualcosa”. In questo caso però non si scorge neppure l’ombra dei baffi della vecchia volpe dem, perché le sardine non sanno che altri pesci prendere e non riescono neppure a individuare una parvenza di leader. Non sanno neppure chi e con quale titolo dovrebbe essere autorizzato a parlare a nome loro. Però sono antifasciste.

Eugenio Palazzini

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8 comments

Jos 11 Dicembre 2019 - 6:34

..il loro leader è Biancaneve barbuta…essendo, Biancaneve, maggiormente in rilievo nella massa informe delle nane, sardine, sott’olio..

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Sergio Pacillo 12 Dicembre 2019 - 7:47

Le sardine sono pesci caratterizzati dall’avere occhi e bocca grandi in una piccola testa.

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Nuccio Viglietti 12 Dicembre 2019 - 8:53

Sardine in…panna montata…danno voltastomaco…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

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sandro 12 Dicembre 2019 - 10:23

questi articoli testimoniano semplicemente la paura e il fastidio che dà un movimento spontaneo contro la violenza, l’omofobia e il sovranismo dei salviniani e dei movimenti destrorsi in Italia e in Europa! ben venga un movimento che inneggia all’accoglienza, alla tolleranza, alla integrazione e che ripudia la violenza contro gli altri soprattutto se diversi! è l’ora che il nostro paese riscopra i principi fondanti della costituzione senza paura!!

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Giancarlo Marisaldi 12 Dicembre 2019 - 11:08

Il prossimo passo di questo “movimento apartitico”? Costituirsi in partito! Semplice, no?

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