Roma, 26 ago – Niente accordo tra Regioni e governo centrale sul fronte della riapertura delle scuole. Resta il nodo trasporti e i governatori avvisano Palazzo Chigi che se non si trova una soluzione c’รจ il forte rischio di ripartire nel caos piรน totale. Il braccio di ferro tutto interno all’esecutivo giallofucsia sarebbe quello tra il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che vorrebbe piรน flessibilitร – proprio come chiedono i governatori – e il ministro della Salute, Roberto Speranza, che invece frena e si rimette al parere del Comitato tecnico scientifico, che impone il distanziamento di un metro. A quanto pare il Cts entro oggi dovrebbe esprimere un parere proprio sulle richieste avanzate dalle Regioni sul fronte dei trasporti. Secondo quanto si apprende, ci sarร un altro round Stato-Regioni entro il fine settimana per trovare la quadra.
Distanziamento sui mezzi pubblici: “Senza intesa sarร caos”
I governatori, guidati dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, sono stati netti: o si arriva a un’intesa “chiarendo i limiti delle capienze o si rischia il caos, non ce la facciamo”. Il distanziamento di un metro imporrebbe al trasporto pubblico urbano ed extraurbano di viaggiare al 50-60% della capienza. Ciรฒ significa che allo stato attuale rimarrebbe a piedi la metร degli alunni. Pertanto servono piรน mezzi e quindi piรน soldi. Per il presidente dellโAnci Antonio Decaro si parla di “200 milioni”.
Bonaccini: “Allo stato attuale impossibile garantire trasporti per tutti”
Bonaccini dice che “il governo si รจ preso qualche altro giorno perchรฉ noi abbiamo spiegato oggi come Regioni, tutte insieme, che con le misure attuali proposte sarebbe impossibile garantire il trasporto per tutti quelli che lo chiedono“. Il governatore dem dell’Emilia-Romagna riporta che le Regioni hanno chiesto di “aumentare la possibilitร di capienza sul trasporto a sedere. Bonaccini perรฒ si dice ottimista: “Nel giro di pochi giorni arriveremo ad una decisione definitiva anche perchรฉ tra 19 giorni inizia la scuola in Emilia-Romagna e nella gran parte delle regioni italiane”.
Fontana: “Dal governo solo dubbi e incertezze”
E’ molto meno positivo il giudizio del governatore lombardo Attilio Fontana: “Dal governo solo dubbi e incertezze. Sindaci, presidi, insegnanti e governatori attendono invece risposte concrete e attuabili. Non รจ piรน possibile andare oltre”. L’esponente leghista precisa: “E’ giusto fare questa premessa – sottolinea il governatore – perchรฉ siano chiare le responsabilitร di un disordinato e inaccettabile avvio del nuovo anno scolastico”. “Il ministro dell’Istruzione – spiega il presidente lombardo – ha confermato che non รจ stata ancora completata ‘l’immissione in ruolo’ dei docenti, a cui dovranno seguire almeno altre due fasi: solo domani dovrebbe cominciare la cosiddetta ‘chiamata veloce’ a cui dovrร poi seguire quella dell’assegnazione delle supplenze. E’ quindi poco chiaro come tutte queste complesse operazioni possano concludersi entro il 14 settembre”. Stesso discorso vale per i test sierologici: Fontana fa presente che รจ impossibile rispettare il termine per effettuarli anche sui supplenti. Il governatore lombardo pertanto conclude che “appare dunque evidente che, per quanto stiamo apprendendo in queste ore, sarร necessario un cambiamento del modello di organizzazione scolastica con scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita combinato alla didattica a distanza“. L’incubo di tutti i genitori (e di tanti bambini) riprende dunque vita: le videolezioni.
Mascherina in classe: adesso il governo dice non รจ necessaria se la distanza รจ rispettata
Infine, l’altra questione che divide governo e Regioni: la mascherina in classe (che secondo il virologo Bassetti fa male ai bambini). Il viceministro dellโIstruzione, la dem Anna Ascani, taglia corto dicendo che la discussione รจ inutile, perchรฉ “non fondata sulla lettura dei verbali del Comitato tecnico scientifico, che su questo ha dato invece una risposta chiara”. Al banco – precisa la Ascani – dove “la distanza reciproca รจ assicurata”, il Cts “ha chiarito che non รจ necessario indossarla per 5 ore”. Una precisazione che in realtร non fa che confondere ulteriormente il quadro: significa forse che nelle strutture dove non รจ possibile rispettare il distanziamento tra un banco e l’altro รจ sufficiente indossare la mascherina per rispettare i protocolli anti-coronavirus?
Il 14 settembre รจ alle porte e sono tanti i nodi da sciogliere
Il tempo stringe – si riparte il 14 settembre – e i nodi da sciogliere restano. Per non parlare di quello che si scatenerebbe in termini di disagi economici e sociali in caso di quarantena per gli studenti per eventuali contagi in classe, con i genitori costretti a casa con i figli, gli istituti scolastici chiusi nuovamente. Sempre se i giallofucsia dovessero fidarsi ancora una volta degli “espertoni” catastrofisti. Uno scenario drammatico di fronte al quale il governo in ogni caso appare totalmente impreparato e inadeguato.
Adolfo Spezzaferroย
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[…] Scuola, niente accordo. Coro unanime delle Regioni: “Sui trasporti รจ caos” […]
[…] Scuola, niente accordo. Coro unanime delle Regioni: “Sui trasporti รจ caos” […]
[…] la riapertura delle scuole, le norme di sicurezza anti-coronavirus ed eventuali contagi. LโItalia รจ ancora nel caos, come lamentano presidi, regioni e sindacati, soprattutto sul fronte dei trasporti. Situazione ben […]