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Tra rifondazioni missine e sogni democristiani, la marcia indietro di vent’anni (o settanta?)

by Rolando Mancini
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alfano berlusconiRoma, 19 nov – Era nell’aria ormai da tempo il divorzio tra Alfano e Berlusconi: da“diversamente berlusconiani”, a “colombe” fino alla rottura definitiva e susseguente nascita di un vero e proprio partito, Nuovo centrodestra.

Democristiani da una parte, berluscones dall’altra, per dirla in termini semplicistici e fisiologico strascico di polemiche. Sugli alfaniani infatti sono cominciate a piovere accuse di tradimento per aver abbandonato il cavaliere nel suo momento più critico da vent’anni a questa parte: con la decadenza dietro l’angolo e una pena da scontare ci si aspettava una tregua all’interno del partito per giocare poi la partita a cavaliere fuorigioco, ma così non è stato e lo strappo secondo Alfano è stato necessario in quanto ”il partito stava prendendo una deriva estremista e c’era il rischio di far precipitare il Paese verso la crisi di governo”.

Questo scossone nel centrodestra, con rinascita di Forza Italia, segue di poco la rinascita di un altro partito che sembrava essere stato sconfitto dal tempo, Alleanza Nazionale, composto da un’accozzaglia che va da Menia (Fli) a Romagnoli (Fiamma tricolore) passando per Storace (La destra) e Adriana Poli Bertone(Io sud). Un remake in salsa missina sostenuto tra gli altri da intellettuali come Veneziani (che abbia trovato la sua Itaca?) e dalla impellicciatissima Donna Assunta Almirante.

Ricapitolando l’area di centrodestra è ora composta da 4 partiti: Nuovo centrodestra, Forza Italia, An e Fratelli d’Italia. Poi potrebbero esserci Lega nord , più per motivi di sopravvivenza politica che per comunione di vedute e Udc, che come al solito resterà in bilico aspettando la richiesta del miglior offerente. “Cambiare tutto per non cambiare niente” direbbe Tomasi di Lampedusa, tornare indietro di venti anni e spacciarsi come la novità. Potrebbe essere uno scenario, avallato tra l’altro dalle dichiarazioni di La Russa (FdI) : ”siamo aperti ad una coalizione di centrodestra” e di Alfano: “Il Nuovo centrodestra non è rassegnato a una sconfitta verso la sinistra e ha speranza verso il futuro dell’Italia, per questo la prospettiva è quella di una grande coalizione che possa vincere le elezioni”.

Dall’altro lato della barricata (per modo di dire) il Pd sembra destinato a finire nelle mani di Renzi, che con Vendola unico (debole) alleato può fare la parte del leone e tentare finalmente la scalata a Palazzo Chigi. Potremmo così avere un governo di ex democristiani misti a ex missini o un governo di neo democristiani misti a ex comunisti. Il b(i)anco vince sempre.

Rolando Mancini

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Rifondazione di An - Pagina 9 19 Novembre 2013 - 6:18

[…] o un governo di neo democristiani misti a ex comunisti. Il b(i)anco vince sempre. Rolando Mancini Tra rifondazioni missine e sogni democristiani, la marcia indietro di vent?anni (o settanta?) | IL P… Credere – Pregare – Obbedire – Vincere "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" […]

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Rassegna Stampa - Pagina 846 19 Novembre 2013 - 9:37

[…] Tra rifondazioni missine e sogni democristiani, la marcia indietro di vent?anni (o settanta?) | IL P… […]

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