Lampedusa, 30 giu – Nei giorni in cui tutta l’attenzione era concentrata sul braccio di ferro tra la Sea Watch della “capitana” Carola Rackete e il governo italiano per lo sbarco di 43 immigrati, a Lampedusa sono avvenuti almeno altri 10 sbarchi “fantasma” per un totale di oltre 200 clandestini arrivati sull’isola. L’ultimo in ordine temporale è quello di una parte degli immigrati “scortati” dalla nave dell’Ong Open Arms: 11 persone arrivate sull’isola poche ore fa a bordo di una motovedetta della nostra Guardia Costiera nel porto di Punta Favaloro. Prima di essere trasferiti sulla motovedetta della Guardia Costiera, si trovavano a bordo di una imbarcazione di legno proveniente dalla Libia.

Il mancato intervento maltese

A localizzare la barca era stata appunto la Ong Open Arms, che su Twitter in un post aveva spiegato come tra le 55 persone a bordo ci fossero anche “4 bambini e 3 donne incinte con un alto livello di disidratazione dopo 3 giorni di traversata”. L’imbarcazione si trovava a poche miglia da Lampedusa ma nella zona Sar di competenza maltese. Il capo missione di Open Arms, dopo aver assistito le persone a bordo, ha contattato il Centro di Coordinamento Marittimo de La Valletta; da Malta però non è arrivata nessuna istruzione di intervento. La nave Ong ha allora scortato il peschereccio che mostrava problemi di stabilità dato l’alto numero di persone a bordo.

Una volta entrati nella zona Sar italiana la Guardia di Finanza e la motovedetta CP 302 sono intervenute. Stando al racconto di Open Arms, la motovedetta della Gdf si sarebbe avvicinata all’imbarcazione della Ong e gli avrebbe urlato: “Mi metti la prua addosso?”. A quel punto gli immigrati sono stati trasferiti sulle imbarcazioni della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza: 11 sono stati trasportati a Lampedusa per motivi sanitari, mentre gli altri 44 stanno procedendo verso Pozzallo e Licata, dove verranno fatti sbarcare.

Davide Romano

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5 Commenti

  1. non ho mai capito perchè la stampa ogni volta specifica che su un natante ci sono donne incinte;
    non essendo io il responsabile non me ne importa un fico secco.
    e nemmeno agli amici della palazzina mia.

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