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Arriva il “decreto riscaldamenti”: ecco quanto staremo di più al freddo

by Alberto Celletti
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Roma, 7 ott – Decreto riscaldamenti, possiamo chiamarlo così. Ora – purtroppo – ci siamo davvero. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani firma il provvedimento con il quale vengono imposti limiti all’uso degli impianti a gas, in vista di un inverno che si preannuncia davvero duro per tutti noi.

“Decreto riscaldamenti”, i limiti imposti e suggeriti

Il decreto riscaldamenti firmato da Cingolani, come riporta l’Ansa, cita che il periodo di accensione degli impianti “è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di sette la data di fine esercizio”. Dunque, come tutti sapevamo, in sostanza il tutto consisterà in una riduzione del consumo di gas, nella stagione in cui la stessa fonte di energia serve di più in assoluto. Il ministero ci fa anche sapere che “Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini”.

Le poche eccezioni

I tagli ai consumi prevedono alcune eccezioni. Nel provvedimento di legge che i sacrifici “non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”. Sarà possibile anche qualche sospensione, perché in caso di “situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta. Inoltre, i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di un grado centigrado”. Insomma, se dovesse venire una bufera di neve, state sereni: potrete riscaldarvi e non morire assiderati.
Alberto Celletti

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