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Bus incendiato, ecco perché si può togliere la cittadinanza all’autista senegalese

by Eugenio Palazzini
13 comments

Milano, 20 mar – L’autista senegalese, che oggi in provincia di Milano ha prima sequestrato un bus pieno di studenti e poi ha incendiato il mezzo, ha la cittadinanza italiana. Certo, viene da chiedersi facilmente come sia possibile che un soggetto con diversi precedenti penali tra cui guida in stato di ebrezza e violenza sessuale, fosse regolarmente alla guida di un autobus con a bordo 51 studenti di seconda media. Molti si chiederanno però se adesso, a prescindere dall’ovvia pesantissima condanna che tutti si aspettano, sia possibile togliere la cittadinanza a questo pericoloso soggetto.

Il Viminale ha fatto sapere di essere al lavoro per verificarne la possibilità: “I pm – spiegano dal ministero – hanno parlato di ipotesi terrorismo ‘perché ha creato panico’. L’eventualità di togliere la cittadinanza è contemplata dal Decreto sicurezza. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini segue direttamente la vicenda”. Ecco, qui sta il punto. La possibilità di revocare la cittadinanza ai condannati per terrorismo è stata introdotta appunto dal dl Sicurezza.

Quando scatta la revoca

Per l’esattezza si tratta di casi in cui i cittadini rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, avendo questi riportato condanne per gravi reati. La revoca scatta però unicamente in caso di condanna definitiva per delitti commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell’ordinamento costituzionale. In questi casi la legge prevede la pena della reclusione non inferiore nel minimo a 5 anni o nel massimo a 10 anni.

La revoca della cittadinanza è adottata, con decreto del Presidente della Repubblica e su proposta del ministro dell’Interno, entro tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna per i reati menzionati. Dunque adesso molto semplicemente serve attendere la condanna definitiva del senegalese che non ha semplicemente “creato il panico”, ma intendeva di fatto provocare una strage. A meno che le parole “oggi non si salva nessuno”, pronunciate dall’autista africano, vengano interpretate altrimenti.

Eugenio Palazzini

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13 comments

Piero 20 Marzo 2019 - 8:00

Tranquilli: gli danno sicuramente l’infermità mentale e se la cava con poco.
Ma forse l’accaduto contribuirà a far capire che razza di esseri ci stanno mettendo in casa…
Questa volta la strage (di bambini) é stata evitata per un soffio.
Meditate gente, meditate.

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Stefano 20 Marzo 2019 - 8:15

Gradirei capire perché non hanno sparato a quest’uomo non appena è stato a tiro.
Hanno messo a rischio le vite di decine di ragazzini

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Mattia Piva 20 Marzo 2019 - 9:28

Gli toglierei la vita più che la cittadinanza.

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Bartolomeo 21 Marzo 2019 - 5:51

Io quel bastardo gli taglieri la testa e gliela appenderei a un albero ,figlio di puttana,doveva farsi fuoco lui mentre camminava no dei ragazzini innocenti se fossimo tutti d’accordo dovremmo fare noi italiani le manifestazioni contro la giustizia per rimandare gli estra immunitari al loro paese e non farli entrare più qui in Italia,ne abbiamo piene le scatole che dobbiamo sentirne ogni giorno di cotte e di crude per colpa loro l’Italia sta diventando uno schifo e violenze e terrorismo,e minacce,ma in che mondo di merda stiamo vivendo?

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Alessandro Testa 21 Marzo 2019 - 2:34

No, noi italiani scendiamo in piazza solo per manifestare solidarieta’ ai poveri e sfortunati clandestini…Milano e il sig.Sala ne sono partecipi, ma 200.000 non bastano, vedremo alle prossime elezioni come andra’ a finire…Credete che sia finita la follia di questa gente ? Non e’ neanche cominciata, aspettate e ne vedremo molte altre. ..Purtroppo !!!

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Vincenzo 21 Marzo 2019 - 7:40

È tutto regolare, oggi per essere assunti in una struttura pubblica non verse avere la fedina penale passata e presente pulita come era richiesta tanti anni fa. Quindi con la cittadinanza italiana è una buona raccomandazione possono entrare chiunque. Si gli daranno l infermità mentale, lavori sociali, tante scuse, spese processuali pagate, rimborso danni alla sua persona, un nuovo posto di lavoro. Se non si fa così siamo razzisti. È vero dovevano sparargli a vista.

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Anna 21 Marzo 2019 - 8:13

In Svezia per lavorare con i bambini è richiesto, assieme al certificato medico, anche il caselario giudiziale e chi ha precedenti penali non può fare manco bidello, non può fare nessun lavoro dove può venire a contatto con i minori. Perché Italia non tutela i suoi bambini e lascia questi lavori ai criminali e squillibrati mentali?

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Lica 21 Marzo 2019 - 1:16

Ripristino della pena di morte

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Zakaria 21 Marzo 2019 - 2:01

Anna mi piace il tuo commento a a vete ragione per me lo debbono revocare il cittadinanza e passa carcere e tornano a suo paese e scusa si o sbagliato i qualche parola

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Cittadinanza a Ramy, bimbo egiziano del bus. Salvini: “Valuteremo i requisiti” - AllNews24 21 Marzo 2019 - 6:48

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Gad Lerner da ricovero: "Ingiusto togliere cittadinanza a Ousseynou Sy" 31 Gennaio 2020 - 2:04

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