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Caso Pamela, l’intercettazione choc del nigeriano Oseghale: “L’ho uccisa io”

by admin
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Macerata, 12 mar – “Sono stato io, e ho fatto tutto da solo”. Parole che suonano come una confessione, registrate nel corso di un colloquio in carcere tra Innocent Oseghale e la sua compagna. Le accuse fin qui formulate al nigeriano per l’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata, verrebbero così confermate.
Secondo quanto riporta il quotidiano il Resto del Carlino ci sarebbe un’intercettazione ambientale del carcere in cui è rinchiuso Oseghale, nella quale il nigeriano ammette di aver ucciso Pamela. I due si sono incontrati dopo che lo stesso Oseghale aveva chiesto di poter vedere la compagna, una ragazza italiana con la quale ha vissuto nella casa degli orrori di via Spalato a Macerata, fino alla nascita della loro bambina. Un colloquio ovviamente registrato, durante il quale Oseghale si sarebbe addossato l’intera responsabilità del delitto. Viene così a crollare la tesi che ha sempre sostenuto di fronte agli inquirenti, cioè quella di essere fuggito quando Pamela si è sentita male per un’overdose di eroina.
Oltre a questa implicita confessione nei giorni scori è emerso che tracce del dna di Innocent Oseghale sono state ritrovate sul corpo di Pamela Mastropietro. Dagli accertamenti condotti dai Ris sul corpo della ragazza si è scoperto che il suo assassino non ha cancellato tutte le tracce, nonostante abbia lavato meticolosamente i brandelli di corpo nella candeggina.
Ciò confermerebbe la accuse rivolte fin dall’inizio al primo arrestato per il delitto. Il nigeriano Innocent Oseghale, però, si è sempre dichiarato estraneo all’omicidio sostenendo la tesi della morte per overdose. Oltre alla traccia biologica del nigeriano sul corpo di Pamela sarebbero stati rinvenuti elementi organici anche del tassista che il giorno prima del terribile omicidio aveva incontrato la ragazza e aveva consumato con lei un rapporto sessuale.
Anna Pedri

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2 comments

Gianfranco Mergoni 12 Marzo 2018 - 10:30

Innocent?… Non esiste punizione adeguata per lui e le tribù di cannibali e tagliagole a vario titolo che infestano l'”Itaglia”!!!… E dovrebbero essercene anche per quelle Italiane nasute, ripugnanti e degenerate che, tra le altre cose, si fanno impregnare del malseme di simili bestie!!!… Ma per questa “Itaglia”, il problema sarà sempre costituito da colui, o da coloro che reagiscono al degrado che ci vogliono imporre, anche se non ammazzano nessuno!…..

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Raffo 12 Marzo 2018 - 12:53

Questo povero paese, ostaggio di comunisti e piddini, ha assistito inerme alla tragedia di Pamela, ha udito le deliranti dichiarazioni di una razzista comunista anti italiana che ha sbeffeggiato il cadavere di Pamela sostenendo la morte per overdose della malcapitata, ha visto la schifosa marcia fiorentina inneggiante all’antifascismo quando l’assassino è un noto comunista , ha sopportato il delirio della peggior risma governativa con le indegne parole di gentilone e minnito dopo la folle sparatoria maceratese…….. Ed ora ascoltiamo la pseudo confessione di un nigeriano, un tipico esponente dello spaccio di droga a domicilio…….il sindaco di Macerata si preoccupa però dei rigurgiti……… Per questi elementi del pd noi italiani siamo merde,per questa gente sinistra l’africano conta più di un italiano, sia esso maturo o giovane…….. Auguri Italia.

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