Roma, 19 lug – Continuano a emergere elementi dallo scandalo degli affidi illeciti di Bibbiano. Elementi che non riguardano non solo gli indagati, ma anche quel sottobosco formato dalle persone, – estranee alle indagini – dedicate all’endorsement del “modello Val d’Enza”. Prendiamo ad esempio il consigliere regionale del Pd Roberta Mori, presidente della commissione Parità dove a fine luglio esporrà una relazione sulla legge contro l’omotransnegatività. Andrea Galli, capogruppo Forza Italia in Regione Emilia Romagna, ieri non ha avuto dubbi: per lui la Mori «dovrebbe fare un passo indietro e dimettersi dall’incarico». Lo riporta la Gazzetta di Reggio. Il motivo? Fu Mori «a sostenere e appoggiare l’operato di una dei principali indagati dell’inchiesta, Federica Anghinolfi, invitandola in commissione regionale e a prendere il sistema degli affidi della Val D’Enza a modello per la regione per Mori quello di Bibbiano era un modello da esportare e in commissione annunciò l’intenzione di promuovere in Val D’Enza un incontro pubblico della commissione, per ascoltare il territorio e condividere azioni di sistema».
Un’altra paladina dell’Lgbt
Alla consigliera, l’Anghinolfi e l’ex sindaco Carletti presentarono il Modello Val d’Enza nel 2015. Modello di cui lei andava fierissima. Ma Mori, così come riporta Il Giornale, sembrava conoscere bene anche Fadia Bassmaji, l’attivista Lgbt indagata e ai domiciliari assieme alla compagna con l’accusa di maltrattamenti verso la bambina che le era stata data in affido proprio dalla Anghinolfi, sua ex. La Mori è la prima relatrice della proposta di legge regionale contro l’omotransnegatività – la stessa lotta portata avanti dalla Bassmaji nel progetto di indottrinamento gender per ragazzini W l’amore, di cui risulta spesso relatrice nelle conferenze a tema. Nel maggio 2016, la Mori è relatrice del convegno Quando la notte abita il giorno: l’ascolto del minore vittima di abuso sessuale e maltrattamento. Sospetto, rivelazione, assistenza, giustizia, evento di cui la metà dei relatori è finita nel registro degli indagati della Angeli e Demoni di Bibbiano: la Anghinolfi, Carletti, lo psicoterapeuta Foti. La consigliera definì l’evento “Un esempio concreto di quello che è praticare la prevenzione e il contrasto alla violenza“.
“Un sistema da esportare”
La Mori sosteneva ed elogiava il sistema della val d’Enza: è possibile che non si fosse mai resa conto di cosa succedeva ai minori e alle famiglie intrappolate tra le maglie di questo sistema diabolico? E’ ancora Galli di Forza Italia che punta il dito contro questa presunta inconsapevolezza: “Nel 2016 ribadì anche il concetto affermando proprio in un convegno a Bibbiano che quella esperienza era esemplare per tutta la Regione e si spinse ripetutamente a ringraziare pubblicamente la Anghinolfi per la sua dedizione. Ancora fu proprio la Mori a proporre di creare sul territorio un Centro specialistico sul trattamento dei minori vittime di violenza insieme all’Ausl di Reggio Emilia”. Pertanto “non può essere lei a presentare come relatrice il disegno di legge sulla omotransegatività sostenuto dal mondo Lgbt al quale la Anghinolfi faceva apertamente riferimento. Si astenga, almeno per prudenza, almeno per poter attendere dalla giustizia una verità sugli orribili fatti che stanno emergendo a Bibbiano”.
Cristina Gauri
9 comments
Perché affidiamo dei bambini a persone “anormali” ?
Sono malattie psichiatriche miste a depravazione.
L’altro giorno sulla rai ore 14 circa, non potevo credere ai miei occhi ma non ce’ nnera uno che non fosse frocio depravato. Ma a mio figlio debbo far vedere questi maiali? debbo spiegargli che e’ cosa normale un maschi che sposa un altro maschio? per me e voglio essere libero e felice di esprimere la mia opinione e non venire discriminato…
Una volta quando questi frocioni maiali si avicinavano ai cessi del paese ,ed era una consuetudine , venivano allertate le forze dell’ordine i carabinieri ,quel maiale di pasolini raccattava ragazzini regalandogli mille lire per mantenere il suo vizietto di maiale depravato eppure adesso viene esaltato… ,, oggigiorno se osi dire una cosa simile su questi maiali frocioni depravatischifosi puzzolenti arrestano te ma ti pare una cosa normale????
[…] si è accorto di niente nessuno”. Ma chi ha sempre governato in Emilia? E che dire quindi della consigliera regionale Roberta Mori, in forza ai dem, grande amica e sostenitrice di Foti e della psicoterapeuta Anghinolfi, ritenuta […]
[…] si è accorto di niente nessuno”. Ma chi ha sempre governato in Emilia? E che dire quindi della consigliera regionale Roberta Mori, in forza ai dem, grande amica e sostenitrice di Foti e della psicoterapeuta Anghinolfi, ritenuta a […]
Roberta non era affatto amica di quei due e non era minimamente coinvolta nell’inchiesta.
È stato ignobile gettare nel calderone una bella persona come Roberta, che non è minimamente coinvolta nell’inchiesta, per avere partecipato a due conferenze anni prima dei fatti di Bibbiano. Ed è doveroso chiederle scusa.
Roberta non c’entra nulla, è stato ignobile gettarla nel calderone di una vicenda con la quale non ha assolutamente nulla a che fare.