Roma, 26 ago – Il “governo della poltrona” dovrebbe mettere d’accordo tutti, tra le file del M5S e del Pd, che lavorano all'”inciucione” per impedire agli italiani di tornare alle urne. Secondo i retroscena e i vari rumors che si rincorrono in queste ore (e in vista dell’appuntamento con il Presidente Mattarella, fissato per domani), anche se ufficialmente il segretario del Pd Zingaretti è contrario al Conte bis, fissato dal capo politico del M5S Di Maio come unico nome possibile per il premier, va da sé che in cambio di una conferma del presidente del Consiglio dimissionario i dem chiederanno ministeri di peso.
Il segretario del Pd è sotto pressione – non solo da parte dei renziani favorevoli a un Conte bis, ma da parte tutti coloro che sono disposti a cedere ai 5 Stelle pur di salvare la poltrona. Il prezzo fissato da Zingaretti è alto: un “rimpastone” che ridimensioni la presenza pentastellata (a partire dall’attuale vicepremier Di Maio) e assegni poltrone chiave ai dem. Ma vediamo nel dettaglio la mappa dei nomi.
Il totonomi del Pd
Elisabetta Trenta alla Difesa e Giulia Grillo alla Sanità sono due grillini che potrebbero restare in sella. Di Maio però potrebbe essere “retrocesso” se non addirittura sparire dalla squadra di governo In cambio di una conferma di Conte a Palazzo Chigi, il Pd chiede il dicastero dell’Interno (potrebbe tornarci Marco Minniti ma resta l’ipotesi di Raffaele Cantone o del capo della Polizia Franco Gabrielli), gli Esteri (il candidato dem è Paolo Gentiloni) e anche l’Economia: si parla di un ritorno di Pier Carlo Padoan ma non è esclusa la conferma di Giovanni Tria nel caso di impasse.
Le poltrone ai renziani
Zingaretti poi deve tenere conto della truppa renziana per accontentare l’ex premier e poter contare sulla fedeltà dei parlamentari dem in Aula (in gran parte renziani). Ecco perché pare stia pensando a un dirigente vicino a Renzi come Ettore Rosato, che potrebbe anche andare in un ministero importante come la Difesa. E nel governo dovrebbe essere coinvolto anche un altro renziano, Lorenzo Guerini, a cui potrebbe andare la delega ai Servizi segreti che il premier Conte dovrebbe lasciare. Tra i dem che potrebbero essere coinvolti nel governo ci sono anche Dario Franceschini (Cultura) e il vicesegretario Andrea Orlando (Giustizia). L’altra vicesegretaria Paola De Micheli potrebbe andare a Palazzo Chigi come sottosegretaria alla presidenza del Consiglio.
Un dem anche a Bruxelles
Ovviamwente, con la conferma di Conte a Palazzo Chigi, il Pd chiederebbe di piazzare un suo nome anche come commissario Ue nella squadra di Ursula Von der Leyen. In tal senso “riciccia” Gentiloni.Ma se dovesse andare agli Esteri la scelta ricadrebbe su Enrico Letta.
Certo, per il M5S sarebbe uno scambio davvero oneroso. Ma per i 5 Stelle è di vitale importanza affidarsi alla popolarità di Conte per far digerire alla base l'”inciucione” con i dem, ormai ex nemici giurati del Movimento.
Adolfo Spezzaferro