Home » Coronavirus, “la paura del futuro farà calare ancora di più le nascite”. Il parere degli esperti

Coronavirus, “la paura del futuro farà calare ancora di più le nascite”. Il parere degli esperti

by Ludovica Colli
3 comments
nascite

Roma, 14 apr – La paura scatenata dall’emergenza coronavirus potrebbe infliggere un ulteriore colpo alla curva delle nascite in Italia, già compromessa da anni. Come è noto, nel 2019, il Paese ha toccato un nuovo record in negativo, con circa 435mila nati, il livello più basso, ha calcolato l’Istat, dal 1918. Ebbene, il futuro post Covid-19 non sembra migliorare il quadro di una natalità zero, anzi. Almeno secondo due demografi su tre intervistati dall’AdnKonos, che si sono detti decisamente pessimisti. E’ molto difficile, come qualcuno ha auspicato, che tra otto/nove mesi si assista a un baby boom, un’esplosione delle nascite come conseguenza della clausura forzata in casa di questi mesi. “E’ più verosimile, invece, che prevalga un impatto negativo, con le difficoltà economiche e il clima di incertezza che frenano sia la scelta di avere figli per le coppie già formate e sia la possibilità dei giovani di diventare indipendenti e formare una propria famiglia”, spiega Alessandro Rosina, professore di Demografia e Statistica sociale dell’Università Cattolica di Milano.

“Serviranno anni prima che le persone riescano a fissare nuovi riferimenti”

“E’ vero che dopo le grandi epidemie del passato e dopo la seconda guerra mondiale c’è stata una ripresa di vitalità demografica, ma in questo caso non è scontata che avvenga”. E i motivi sarebbero due, spiegano gli esperti. “Il primo – sostiene Rosina – è che non si è vista nessuna ripresa delle nascite dopo la crisi economica iniziata nel 2008, che invece ha lasciato conseguenze persistenti di fragilità sulle nuove generazioni. Il secondo motivo è che l’uscita dalla crisi sanitaria attuale potrebbe essere lunga, senza un vero momento chiaro di fine tempesta. Bisognerà costruire progressivamente una normalità nuova e serviranno anni prima che il Paese e le persone riescano a fissare nuove coordinate di riferimento all’interno delle quali collocare il proprio percorso di sviluppo e le proprie scelte di vita”.

“Si prospetta uno choc economico permanente”

Certo, è comunque possibile enfatizzare anche i lati positivi della serrata generale e della conseguente clausura forzata sulla scelta di mettere al mondo un bambino: coppie di conviventi che avranno più tempo da trascorrere assieme o donne che hanno la possibilità di occuparsi, con lo smart working, di lavoro e figli. Senza contare l’impulso alle unioni e ai matrimoni alla fine dell’emergenza, come a dire “verranno giorni migliori”. Tuttavia bisognerà aspettare per vedere quali saranno gli effetti di questo improvviso e forzato “esperimento sociale”. Intanto anche anche Francesco Billari, demografo e sociologo dell’Università Bocconi di Milano, prevede un calo dei nuovi nati. In Italia e, di fatto, nel resto del mondo, ora che la pandemia è globale – spiega Billari – “siamo di fronte a una situazione che prospetta uno shock economico permanente“. Quindi, prosegue l’esperto, “il futuro ci appare come difficile, se non peggiore, e già l’Italia non andava bene prima”. Senza ottimismo niente nuove nascite, insomma. “Oggi – sostiene il sociologo – i figli si fanno in momenti in cui c’è ottimismo e si pensa ad un futuro migliore. La mia ipotesi è che non ci sarà un baby boom, ma piuttosto l’opposto”.

Ma c’è chi è ottimista: “Terminata la paura, esplode la rinascita”

In controtendenza invece il sociologo Franco Ferrarotti, 94 anni. “Io lo sono di natura – riconosce all’AdnKronos – ma sono convinto che dopo questa grave prova della pandemia come reazione istintiva ci sarà una forte ripresa della natalità“. La condizione, però, è che passi la paura del contagio, una volta arrivati gli strumenti, farmaci e vaccini, per combattere l’emergenza sanitaria. “E’ già successo molte volte nel mondo: quando un Paese si sente minacciato, ecco che poi, appena terminata la paura, esplode la rinascita”. In tutti i sensi. Il distanziamento sociale “è una mutilazione innaturale per i nostri popoli dei Paesi mediterranei. Questo coronavirus non avrà conseguenze permanenti: un giorno – è convinto Ferrarotti – tutto tornerà come prima”.

Ludovica Colli

You may also like

3 comments

La sinistra e il Covid-19: un'occasione per accelerare la sostituzione etnica degli italiani? | Il Primato Nazionale 15 Aprile 2020 - 5:52

[…] calata per colpa del Covid-19, così come è calata la forza lavoro. C’è poi il rischio di un ulteriore crollo delle nascite dovuto alla paura del futuro connessa alla crisi economica. E così per far fronte a questa crisi, […]

Reply
La sinistra e il Covid-19: un’occasione per accelerare la sostituzione etnica degli italiani? - Notizie Dal Mondo 15 Aprile 2020 - 6:27

[…] è calata per colpa del Covid-19, così come è calata la forza lavoro. C’è poi il rischio di un ulteriore crollo delle nascite dovuto alla paura del futuro connessa alla crisi economica. E così per far fronte a questa […]

Reply
Da Bellanova, Bonino a Riccardi, il piano "criminale" della sinistra: approfittare del virus per sostituire gli italiani - Rassegne Italia 15 Aprile 2020 - 7:00

[…] è calata per colpa del Covid-19, così come è calata la forza lavoro. C’è poi il rischio di un ulteriore crollo delle nascite dovuto alla paura del futuro connessa alla crisi economica. E così per far fronte a questa […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati