Home » Crisi, presidenti delle Camere al Quirinale. Ecco le posizioni dei partiti

Crisi, presidenti delle Camere al Quirinale. Ecco le posizioni dei partiti

by Adolfo Spezzaferro
3 comments

Roma, 21 ago – Con la salita al Colle del presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e del presidente della Camera Roberto Fico si aprono le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla crisi di governo. Come è noto, tra oggi pomeriggio e la giornata di domani il capo dello Stato incontrerà le delegazioni di tutti i partiti – chiude il Movimento 5 Stelle, che rivendica di essere la prima forza in Parlamento e per questo per adesso non si esprime. Ecco, in questo passaggio – i 5 Stelle attualmente ridotti al lumicino e che hanno perso elezioni su elezioni spadroneggiano in un Palazzo totalmente sganciato dalla realtà del Paese – si racchiude tutta l’assurdità di questa crisi, che se dovesse risolversi nell'”inciucione” tra grillini e sinistra darebbe ragione a chi, come Salvini, denuncia il “partito della poltrona” che preserva il suo potere sulla pelle degli italiani. Mattarella l’ha fatto sapere chiaramente: in assenza di una maggioranza forte in grado di governare nel medio-lungo termine, obtorto collo scioglierà le Camere (oppure piazzerà un governo del Presidente per fare la manovra lacrime e sangue). Ma vediamo quali sono le posizioni dei principali partiti.

M5S: “Noi primo partito, comunicheremo valutazioni al termine delle consultazioni”

Come detto, il M5S ritiene opportuno attendere l’esito delle consultazioni che dirigerà Mattarella. “In queste ore – viene riferito in una nota – riceviamo appelli da più parti, iM5S coglie dunque l’occasione per ricordare a tutte le forze politiche di essere il primo partito in Parlamento, con una propria maggioranza relativa. Domani, al termine delle consultazioni, comunicheremo le nostre valutazioni. Ogni comunicazione passerà attraverso i consueti canali ufficiali del M5S o del capo politico Luigi Di Maio”.

Lega: “Elezioni subito, confidiamo in sensibilità di Mattarella”

Il leader della Lega Matteo Salvini ha scatenato la crisi di governo e causato le dimissioni del premier Giuseppe Conte perché vuole governare, e con i “no” dei 5 Stelle era impossibile. Stigmatizzando qualsiasi “inciucio” anti-Lega, il vicepremier ribadisce che il Carroccio ha un suo programma economico e sta lavorando alla manovra, guardando oltre l’attuale spartizione delle poltrone. Pronto comunque a fare opposizione dura, Salvini dirà a Mattarella che al Paese serve tornare subito al voto. Ogni altro scenario va contro il bene dei cittadini. In tal senso i leghisti confidano nella sensibilità istituzionale del capo dello Stato.

Pd: “5 punti per il M5S per andare a governare insieme”

Nel solco di Renzi, che è stato il primo dem a proporre l'”inciucione” con i 5 Stelle pur di non perdere la poltrona, anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti ora è disposto a dar vita a una nuova maggioranza insieme ai grillini e al resto della sinistra. Ma detta 5 punti su cui intavolare la trattativa. E purtroppo per i cittadini tra questi punti figurano, tra le altre cose, un ritorno alla sudditanza nei confronti della Ue e porti aperti per la grande gioia delle Ong e del business dell’immmigrazione irregolare.

Forza Italia: “No a un governo di estrema sinistra, elezioni subito”

Forza Italia (così come l’altra forza di centrodestra, Fratelli d’Italia) è sulla stessa linea della Lega: no a una maggioranza di sinistra o peggio di estrema sinistra (nel caso in cui il “compagno” Fico fosse il candidato premier dell’asse dem-stellato). L’unica soluzione della crisi utile per il Paese è un ritorno alle urne, così che un centrodestra forte possa governare con continuità grazie a una ampia maggioranza in Parlamento (questo perché – sondaggi alla mano – la Lega è lanciatissima, sia chiaro).

Intanto possiamo già dire – almeno secondo le dichiarazioni ufficiali – che non ci sarà un Conte-bis (Zingaretti chiede discontinuità sui nomi e i programmi) e che quindi né Renzi né la Boschi faranno parte di un eventuale nuovo governo M5S-Pd-LeU. Ma – come dice Salvini – ancora tutto può succedere. Nel bene e nel male.

Adolfo Spezzaferro

You may also like

3 comments

Rita 21 Agosto 2019 - 5:02

Ma come, da un anno il Pd spara contro il contratto di governo giallo-verde e adesso ne vuole fare uno giallo-rosso? Ridicoli. Gente senza dignità.

Reply
Luca 21 Agosto 2019 - 7:45

Tutti in piazza!!! Abbiamo il diritto di votare!!! Basta inciuci!!!

Reply
cettina 22 Agosto 2019 - 8:17

È un incubo vedere ipiddioti che nessuno vuole fare tanta ammuina ,sono vomitevoli

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati