Roma, 9 giu – “Il problema non sono gli Stati generali né quanto durano questi Stati Generali, inventati con uno spot. Perché Conte fa un reality da quando c’è il virus. E senza il virus Conte sarebbe già stato liquidato. Tra tante vittime c’è chi ci ha guadagnato con il virus, e uno di questi è Conte“. Irrompe così, in collegamento al Tg4, Roberto D’Agostino in merito agli Stati generali dell’economia a cui sta lavorando la maggioranza giallofucsia. E lo fa attaccando frontalmente il premier, che ai suoi occhi appare un miracolato dall’emergenza coronavirus.
“Conte – spiega il fondatore di Dagospia – è stato così abile perché non c’è una leadership in nessun partito. Zingaretti è un ectoplasma, quello sta lì attaccato alla poltrona da governatore del Lazio, non si propone nemmeno come candidato a Palazzo Chigi. Quindi non c’è un premier, non abbiamo un’alternativa”. Il giornalista e opinionista, salutato dal Tg4 dopo un’assenza di vent’anni, offre una lucida analisi della situazione politica attuale. E fa presente che il fatto che non ci siano altre leadership valide nella maggioranza “lo sa benissimo anche Mattarella. Pertanto Conte, finché non c’è un’alternativa, resta al suo posto“, dice convinto D’Agostino.
“A settembre, quando finirà la cassa integrazione, può scoppiare un’emergenza sociale”
Ma Conte non resterà impunito a lungo, fa presente il fondatore di Dagospia. “Cosa potrebbe succede a settembre, quando la cassa integrazione finirà? A quel punto che faranno le aziende, metteranno milioni di disoccupati sulla piazza?”, si chiede. Ecco perché, avverte D’Agostino, “può scoppiare un’emergenza sociale“. Intanto però, conclude, “Conte ha infinocchiato tutti, da Di Maio a Zingaretti“.
“Conte rappresenta l’italiano che in un fine settimana si è tolto la camicia nera per indossare quella rossa”
D’Agostino, che festeggia proprio in questi giorni i 20 anni del suo celebre sito di gossip e di analisi politiche fuori dal coro – contrassegnato da titoli spesso volgari ma sempre geniali nelle sintesi e nei giochi di parole -, aveva duramente criticato il premier anche nei giorni scorsi. “Da una parte è perfetto per questo Paese, grazie al suo trasformismo. Lui ben rappresenta quell’italiano che in un fine settimana si è tolto la camicia nera per indossare quella rossa – è l’attacco a Conte -. Per questo merita un 6. Ma poi per il resto merita 3. È uno di quelli che senza il virus sarebbe già sparito”. Sic transit gloria mundi.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
R.D’ Agostino è sempre stato funzionale al sistema, spesso pure in modo squallido. Da che pulpito la predica!