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Diciotti, anche Conte difende Salvini: “Seguita linea politica del governo”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 30 gen – Il governo Lega-M5S è compatto in difesa del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla vicenda Diciotti e sull’accusa di sequestro di persona.

Sulla linea dei porti chiusi “è stata seguita la linea politica del governo”, quindi “mi assumo la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto. Non sarò certo io a suggerire ai senatori cosa votare, saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del governo“. Così il premier Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda sull’autorizzazione a procedere contro Salvini, aggiungendo che se avesse ritenuto illegittima la linea seguita “sarei intervenuto”.

Dal canto suo, Salvini è chiaro: “Il Senato e gli italiani devono decidere se sto facendo qualcosa che è nell’interesse del popolo italiano o no. Ci sono segnalazioni precise che sui barconi si infiltrano spacciatori, delinquenti, terroristi. In Tunisia ci sono almeno 3 mila combattenti islamici. Ad ogni barcone che arriva in Italia illegalmente dirò di no. Se per qualche magistrato è sequestro di persona per me è difendere i confini del mio Paese“.

Ecco perché il leader della Lega annuncia che si recherà personalmente davanti la Giunta delle elezioni e delle immunità per esporre la sua “difesa” di fronte alla richiesta di processo, anziché limitarsi a inviare una memoria.

Oggi il parere della Giunta per le autorizzazioni

Oggi alle 11 si riunisce la Giunta per le autorizzazioni a procedere e le immunità del Senato chiamata a decidere se il ministro dell’Interno, accusato dal Tribunale dei ministri di Catania di sequestro aggravato, abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante “ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo” e preliminarmente se si tratti di un reato di natura ministeriale.

Sono tre gli esiti possibili: la Giunta può convenire sul riconoscimento della natura ministeriale e tuttavia negare l’autorizzazione; oppure concedere l’autorizzazione a procedere con rimessione degli atti al Tribunale dei ministri; o disconoscere la natura ministeriale del reato e disporre la restituzioni degli atti all’autorità giudiziaria affinché il procedimento prosegua nelle forme ordinarie.

La composizione della Giunta

Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, è il presidente della Giunta. Sette senatori del M5s, quattro della Lega, quattro anche di Forza Italia (compreso il presidente Maurizio Gasparri) e altrettanti del Pd. Un solo membro per Leu e Fratelli d’Italia. E

Il relatore, che questa volta sarà il presidente Gasparri, formulerà una proposta sulla quale si esprimerà la giunta entro fine febbraio, con voto palese. In seguito toccherà esprimersi all’Aula del Senato, sempre con voto palese.

Allo stato attuale voterebbero contro l’autorizzazione a procedere Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. A favore Pd e Leu, mentre nei 5 Stelle c’è indecisione, anche se storicamente i pentastellati sono per il sì.
Staremo a vedere.

Adolfo Spezzaferro

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