Non accenna a tranquillizzarsi la situazione presso il maggiore scalo italiano. È di appena due giorni fa lo sciopero di tutti i ristoranti e diversi esercizi commerciali, a causa della minaccia delle loro società di rinnovare i contratti ai dipendenti stagionali senza garantire malattie e ferie pagate. A ciò si aggiungono le preoccupazioni e le proteste della maggioranza dei lavoratori Alitalia, di fronte allo spettro degli esuberi che potrebbe portare il nuovo piano di ristrutturazione della società.
Una crisi che rischia di coinvolgere a cascata tutti i lavoratori dello scalo romano, come i dipendenti di Aeroporti di Roma, che già a fine 2012 colpì centinaia di addetti sicurezza con una decurtazione secca del 16% in busta paga. Nonostante gli investimenti annunciati dal gestore aeroportuale per ampliare le strutture dell’hub e migliorare i servizi offerti, la mancanza di piani industriali efficienti e i sempre più reiterati attacchi al lavoro rischiano di infliggere ulteriori colpi ai lavoratori e alle famiglie italiane.
Francesco Carlesi
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