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Giulia Innocenzi, i vegetariani e noi: una risposta a “Giornalettismo”

by Adriano Scianca
5 comments

Roma, 3 nov – No, caro Giornalettismo, noi non crediamo che tutti i vegetariani o i vegani siano di sinistra. Il quotidiano on line diretto da Giulia Innocenzi ha deciso di replicare al nostro articolo di qualche giorno fa, in cui prendevamo di mira l’ex “santorina” e il suo sfogo social sui ristoranti poco sensibili alle esigenze veg. Pezzo che, peraltro, ha suscitato un discreto interesse anche fra i nostri lettori abituali, alcuni dei quali l’hanno interpretato come un attacco generale a un determinato stile di vita attento alle sofferenze degli animali. Giornalettismo, dal canto suo, ci ricorda che non tutti quelli di sinistra sono vegetariani e che non tutti i vegetariani sono di sinistra. Vi sveliamo un segreto: lo sapevamo già. Ve ne sveliamo un altro: persino tra i nostri redattori e collaboratori, per tacere appunto dei lettori, ci sono persone che rifiutano il cibo di origine animale, ognuno con differenti gradazioni di radicalità.

Quello che l’articolo voleva sottolineare non era il fatto che la Innocenzi, in quanto persona notoriamente di sinistra, fosse di conseguenza vegetariana, come se fra le due cose vi fosse necessaria continuità, ma che il suo approccio alla questione rispecchia le sue opinioni politiche. Per dirla più semplicemente: non importa cosa metti nel piatto, ma il modo globale in cui ti rapporti a questo tuo stile di vita. E l’approccio della Innocenzi è tipicamente di sinistra (o almeno della sinistra oggi dominante), così come è di sinistra l’idea che il mondo giri attorno alle proprie sensibilità: sono vegetariana, i ristoranti si regolino di conseguenza. Sono genderfluid, le scuole creino un bagno appositamente per me. Sono obeso, il mondo dello spettacolo proponga anche il mio standard di bellezza. Sono nero, la mia università tolga le statue delle sue personalità di rilievo, dato che sono tutte bianche. Sono musulmano, quindi quell’affresco medievale in una chiesa italiana va censurato. E così via. Tanto più che la Innocenzi si è recata in un agriturismo di campagna, ovvero in un tipo di locale in cui, in genere, l’offerta alimentare è più ridotta, e comunque più “rustica”, di un normale ristorante.

Certo, alle vecchie Feste dell’Unità si mangiavano salsicce, ma è esattamente questo il punto focale del nostro articolo: la trasformazione della sinistra da luogo politico in cui era centrale il conflitto sociale ad ambiente che si fa portavoce di tutte le possibili istanze private e individuali. Dopodiché, la Innocenzi può certamente adottare la dieta che preferisce, come per l’appunto fanno già molti nostri collaboratori e lettori. Da cui, tuttavia, ci aspettiamo una scala di priorità eminentemente politica, che metta in cima le tematiche relative alla sovranità, all’identità, alla difesa dello stato sociale, alla sicurezza. È qui che passa la trincea in cui siamo attestati. Se poi, quando passa il rancio, ci si deve dividere, non sarà questo gran problema.

Adriano Scianca

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5 comments

Savitri 3 Novembre 2017 - 2:05

E però la Redazione non ha rinunciato a diffondere un articolo zoppicante, mal scritto, celebrato giusto da chi pensa già che “scelta vegetariana = radical chic”. Prossima volta scriva direttamente Scianca che è di un altro livello.
PS: se per voi un tema è marginale al sovranismo ecc. si può tranquillamente evitare di toccarlo. Non credo che i lettori non possano vivere senza.

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serena 9 Novembre 2017 - 10:01

La penso come Savitri.
Scianca parlasse per sé e non per tutto il movimento. Da nessuna parte risulta che l’animalismo per CasaPound è un tema marginale. Iannone stesso ha detto che si tratta di scelte personali che nessuno discute.
Non dimentico l’articolo assurdo in cui Scianca paragonava un toro sacrificato nell’arena per il divertimento di pazzi sadici ad un impiegato.
Per quanto riguarda la scala di priorità “eminentemente politica” rispondo che l’animalismo è proprio sulla politica e sulla modifica e integrazione di leggi che salvaguardino il benessere Animale che confida, per cui permane e deve permanere una priorità anche politica. Salvare Animali stile ALF non è sufficiente. La maggior parte degli italiani è contraria alla caccia e alla vivisezione: occorre che i politici si facciano carico della volontà del popolo sovrano (sovranità nazionale = priorità di CPI)
Abbiamo capito che alcuni del Primato Nazionale non sanno nulla e non sono interessati all’Animalismo: glielo ha chiesto il dottore di scriverne in merito?

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serena 9 Novembre 2017 - 10:13

Dimenticavo: agli animalisti gli argomenti non mancano, a voi non lo so.. .. fate vobis..

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Vanna 5 Agosto 2018 - 10:20

Giusto…sono vegana e sono sovranità autarchica…o meglio filiera corta…

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Vanna 5 Agosto 2018 - 10:20

Giusto…sono vegana e sono sovranità autarchica…o meglio filiera corta…

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