Home » “Gli scafisti? Dei poveri cristi”: la sparata della radical chic Bompiani

“Gli scafisti? Dei poveri cristi”: la sparata della radical chic Bompiani

by Andrea Grieco
0 commento
Bompiani

Mentre continuano senza sosta gli sbarchi sulle coste italiane e con l’isola di Lampedusa è presa d’assalto da migliaia di immigrati, oltre all’immobilismo politico del governo Meloni siamo costretti a sorbirci le lezioncine della sinistra immigrazionista e pro-accoglienza. L’ultima sparata è arrivata giovedì sera, durante il programma Piazzapulita condotto da Corrado Formigli, in onda su La7, dove la scrittrice e editrice Ginevra Bompiani ha trovato il coraggio di spiegare ai telespettatori come gli scafisti che trasportano ogni giorno migliaia di stranieri nel territorio della penisola non siano affatto da considerarsi dei trafficanti o criminali, ma soltanto dei “poveri cristi”.

Le parole della Bompiani a Piazzapulita

La scrittrice ospite della trasmissione, da sempre schierata a favore dell’accoglienza degli immigrati, è salita sul piedistallo con il tipico atteggiamento arrogante radical chic di chi non può mai sbagliare rivolgendosi al governo: “Ci sono due cose che la Meloni e anche il ministro Piantedosi dovrebbero chiarirsi. Parole, semplicemente. La differenza tra scafisti e trafficanti è fondamentale. Se non capisce che gli scafisti sono dei poveri cristi messi lì dai trafficanti, e i trafficanti sono invece delle persone, delle bande”. La Bompiani ha in seguito rincarato la dose menzionando il film, candidato agli Oscar, diretto da Matteo Garrone, Io Capitano, che racconta la situazione delle tratte che devono percorrere gli immigrati nel loro viaggio verso l’Europa: “Il film di Garrone dovrebbe essere visto dalla Meloni, da Piantedosi, da tutta la destra!”

La sinistra sempre più ridicola

Il tentativo della Bompiani, e di tutta la sinistra, di inquinare il dibattito pubblico sull’immigrazione per cercare una sorta di legittimazione del fenomeno, cade sempre più frequentemente nel ridicolo. Gli scafisti tanto esaltati dall’editrice, sono gli stessi che nelle loro chat consigliano vivamente l’Italia come destinazione prioritaria delle loro traversate. “Malta non conviene, meglio l’Italia. Lì si può fare tutto”. Ecco i “poveri cristi” della sinistra. Una distinzione, quella tra scafisti e trafficanti, che non trova ragione di esserci.

Andrea Grieco

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati