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Immigrazione, le ricette di "sinistra" proposte in tv sono una pagliacciata

by admin
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Roma, 18 set – No, non è la BBC. Questo lo sappiamo da sempre. E anche quest’anno la televisione italiana che in questa settimana “accende” i suoi programmi autunnali nulla ripropone della regola aurea del giornalismo britannico: i fatti separati dalle opinioni. Sulle nostre Reti si è già capito che anche questa stagione di fatti ce ne saranno pochi ma le opinioni (politicamente corrette) abbonderanno grazie alla presenza dei soliti noti (commentatori) arruolati per combattere il sovranismo. Hanno già debuttato in questo senso Mentana e la Gruber denunciando il risorgente razzismo.
Più cauto ieri Porro con il suo nuovo Quarta Repubblica su Rete4. Un polpettone di 175 minuti che ha interessato appena il 3% dell’audience. Decisamente più interessante il ritorno di “Presa Diretta” su Rai3, visto da oltre 1 milione di telespettatori (5% di Share). Riccardo Iacona è uno dei pochi giornalisti d’inchiesta rimasti in Rai. Viene dalla nidiata del primo Santoro (quello della Rai con Samarcanda). Ovviamente non fa mistero delle sue simpatie politiche come dimostra il look trasandato con orecchino d’ordinanza.
Ieri ha proposto un interessante reportage, a più capitoli, dedicato al tema immigrazione in Italia e in Europa. La tesi da dimostrare (altra prova che la Rai non è la BBC) è che, effettivamente, un problema immigrazione esiste ma che si può superare senza ricette populiste. Il titolo in questo senso era molto chiaro: “La città si cura”. La città in questione era Parma dove un quartiere centrale della città, noto come Oltretorrente, è in mano alla mafia nigeriana da anni. La curiosità è che qui i cittadini hanno reagito ma non con manifestazioni di protesta. Hanno costituito un comitato e hanno iniziato attività pubbliche per contrastare il degrado: “biciclettate” notturne, spettacolini nei luoghi di spaccio e mercatini di frutta e verdura. Insomma una lettura buonista del contrasto all’immigrazione clandestina.
Un’intervistata spiegava: “Noi non vogliamo cacciare nessuno ma vogliamo riprenderci i nostri spazi nel quartiere”. Ma il pezzo forte della puntata era un reportage da Mechelen in Belgio. Iacona si è auto-inviato e ha scoperto un “mondo fantastico”. Nella cittadina delle Fiandre, nonostante un tasso di immigrazione tra i più alti in Europa, tutto fila liscio. L’integrazione va alla grande. Strade linde e pulite, integrazione nelle scuole, tutor volontari per gli immigrati appena giunti in città.  Ecco trovata, secondo Iacona, la ricetta contro i partiti populisti che nella città fiamminga raccoglievano fino a pochi anni fa il 25% e ora scesi sotto il 10.
Un piccolo dettaglio non può essere sfuggito al telespettatore. La ricetta con la quale il sindaco locale ha vinto degrado e illegalità. Una sorta di sistema alla Rudolph Giuliani, cioè tolleranza zero verso chi delinque. Del resto il Primo Cittadino qui è un liberale di destra che ha raddoppiato le forze dell’ordine in città, ha imposto la costruzione di case popolari ad un solo piano, ha reso obbligatorio l’apprendimento del fiammingo per gli stranieri e altre amenità del genere. Insomma tutto fuorché l’accoglienza indiscriminata propugnata a sinistra. Una politica apprezzata anche dagli stessi immigrati che ora vivono a Mechelen e costituiscono il 30% degli 80 mila abitanti. Altro dettaglio non trascurabile: le Fiandre sono una delle regioni più ricche del continente e il sindaco in questione non ha avuto problemi nel finanziare tutti i suoi progetti.
Insomma una ricetta inapplicabile in Italia e quasi ovunque. Ma la conclusione più interessante che traspare dall’inchiesta è che che per combattere il sovranismo si può ricorre anche alle ricette di “destra”. Di Iacona continueremo a seguire le belle inchieste ma non le tesi. “Presa diretta” ha molto da mostrare ma poco da insegnare come tutta la sinistra. E per capire meglio il Belgio, patria di terroristi e foreign fighter, per via dell’immigrazione incontrollata aspettiamo la prossima inchiesta.
Pino Martini

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4 comments

Raffo 18 Settembre 2018 - 3:45

A parte alcuni momenti decorosi con porro,le altre trasmissioni provocano vomito e schifo totale…………quattro comunistoidi strapagati , minoranza assoluta nel paese,che offendono gli italiani parlando di un mondo marziano ,quando oramai intere città sono in mano allo spaccio negroide e magrebino, con il popolo italico schiavo e suddito , non solo di una casta burocrate parassita ma anche sotto il tacco della ferocia africana, bestiale indegna, vergognosa ed organizzata……… poiché è chiaro che a livello politico ed istituzionale c’è chi agisce in favore di questo disegno criminoso.

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alessandra bonanno 18 Settembre 2018 - 9:19

sorpresa che qualcuno guardi ancora quel genere di trasmissioni. PEr rispondere al tema dell’articolo ,ci sono cose che vanno semplicemente fatte e non sono ne di destra ne di sinistra,solo giuste, combattere il crimine e l’immigrazione selvaggia,va fatto

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Ragnarok 19 Settembre 2018 - 7:40

Rudolph Giuliani dovrebbe essere un punto di riferimento per la società civile e materia di studio nelle scuole.

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lupo nero 19 Settembre 2018 - 1:48

Non so chi sia Porro e neanche Iacona, fate come me, non guardateli e questi due dovranno trovarsi un lavoro serio.

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