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Incidente di Pioltello: così la poca manutenzione ha provocato il disastro

by Luigi Di Stefano
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Milano, 27 gen – Sarà l’inchiesta giudiziaria a dire l’ultima parola, ma le immagini pubblicate dopo l’incidente ferroviario di Pioltello lasciano pochi dubbi sulla causa del disastro: mancato intervento di manutenzione per riparare un semplice bullone saltato e tentativo di risolvere gli effetti del danno con una tavoletta di legno. Su una linea dove passano 500 treni al giorno.
Pioltello incidente 1
Era saltato da tempo un bullone del giunto:

  1. A) si vede il foro passante dove prima era il bullone, si apprezza lo sporco/ossidazione nell’intorno del foro verso il basso (assente per gli altri 3 bulloni che sono in sede, a riscontro che il bullone A mancava da diverso tempo);
  2. B) Mancando il bullone A lo sforzo a flessione verso il basso ha determinato una progressiva deformazione dell’estremità della rotaia che, facendo perno sul bullone adiacente, si è piegata progressivamente verso il basso dell’angolo B;
  3. C) Qualcuno si è accorto del problema ed ha tentato di minimizzarlo inserendo sotto il binario una zeppa di legno C, che manca sul lato opposto;
  4. D) La deformazione progressiva della rotaia verso il basso ha determinato la frattura della traversina di cemento D;
  5. E) le sollecitazioni dovute ai colpi delle ruote sulla rotaia e la frattura della traversina hanno fatto saltare la molla di pressione, si vede in E e manca in E1;
  6. F) Sulla rotaia opposta si vede una deformazione plastica della superfice della rotaia (indicato con F), a testimonianza che il problema esisteva da tempo, a sostegno dell’evidenza sul bullone mancate A.

Pioltello incidente 2
Nell’immagine il giunto ripreso da un’altra angolazione.
Da un servizio televisivo è emerso che l’ispezione “a vista” delle rotaie veniva fatta ogni quattro mesi da un addetto che la percorreva a piedi. Poiché si può supporre che questi portasse con sé le tavolette di legno è evidente che qualcuno è tornato a inserire la tavoletta di legno, e che il guasto del giunto era stato comunicato ai superiori.
In mancanza del bullone saltato l’ultimo punto di supporto (o resistenza) della rotaia è il bullone integro a destra, che quindi diventa il punto dove inizia la flessione verso il basso della rotaia.
Pioltello incidente 3
Se vettorializzamo le forze che agiscono sulla rotaia abbiamo un andamento come in figura, perchè allontanandosi dal bullone aumenta il braccio di leva. E si spiega applicando semplici regole della meccanica perché sia saltata la porzione superiore della rotaia: in una barra sottoposta a flessione si ha una sollecitazione a trazione sopra l’asse neutro, e a compressione sotto l’asse neutro.
La tavola di legno è un tentativo maldestro per limitare la flessione del tratto di rotaia a sbalzo, ma sta pure a testimoniare che questo tentativo c’è stato. Inoltre la tavola di legno è spaccata verso il basso (sollecitazione a taglio) dove la rotaia vi si appoggiava flettendo.
Gli elementi ci sono tutti, compreso la traversina spaccata.
L’ossidazione/sporco che si è accumulata nell’intorno del bullone mancante testimonia che questo era saltato da mesi: la tavoletta che la rottura del giunto era nota, la rotaia nuova a fianco di quella ormai in avaria era già pronta…
Quindi ora qualcuno per giustificare l’incidente di Pioltello invocherà la “fatalità”, stavamo provvedendo e non abbiamo fatto in tempo. O addirittura il “sabotaggio”…
No, il sottoscritto è esperto di sicurezza industriale fin da 1977, e abilitato fino a circa 3 anni fa. La prima regola quando un guasto comporta “pericolo” per gli addetti (o gli utenti) è mettere fuori servizio l’utenza, in questo caso una linea ferroviaria da 500 treni il giorno. E poi: invece della tavoletta almeno rimettete il bullone.
Ma la politica della lesina e l’incapacità hanno raggiunto vette impensabili, con responsabili della sicurezza dotati di titoli altisonanti tali da far invidia a un nobile spagnolo del 1600 ma che si sono formati sulle dispense e l’officina e il cantiere neanche sanno dove sono, l’importante è rispettare il “budget”, tenere in ordine le scartoffie e farsi belli con l’amministratore delegato.
Poi i risultati li vediamo tutti i giorni.
Luigi Di Stefano

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1 commento

Tony 27 Gennaio 2018 - 11:12

…stando così le cose, il responsabile / responsabili, che in italietta non esiste mai..( esistono solo per arraffare quattrini ) dovrebbe assere ”semplicemente ” IMPICCATO…

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