Roma, 19 nov – Non è bastata un’intera nottata di trattative al Ministero dello Sviluppo Economico tra i vertici Indesit e i sindacati per trovare un accordo. Il nuovo no da parte dei rappresentanti dei lavoratori al piano aziendale fa scattare la procedura di mobilità per 1.425 dipendenti. Indesit “di fronte ad un nuovo no sindacale” si dice “costretta a portare avanti unilateralmente il piano”.
In una nota la società precisa che il mancato accordo sul piano di riorganizzazione “impedisce l’accesso agli ammortizzatori e penalizza i lavoratori. Indesit sottolinea “l’incomprensibile indisponibilità dei sindacati ad una intesa” dopo che l’azienda era venuta “ulteriormente incontro alle richieste dei territori prevedendo per l’Italia investimenti straordinari per 83 milioni di euro, maggiori produzioni e a più alto valore aggiunto nei 3 siti italiani e un riassorbimento graduale di lavoratori coinvolti grazie ai benefici attesi dagli investimenti e al prevedibile recupero dei mercati”.
L’azienda tuttavia, spiega che “dopo una notte di confronto, questa mattina ha dovuto constatare l’impossibilità incomprensibile di raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali. Data l’importanza del piano per la competitività dell’azienda nel medio-lungo periodo, dopo oltre 5 mesi di ricerca di un dialogo costruttivo e di fronte ad un nuovo no da parte sindacale, Indesit è pertanto costretta a portare avanti unilateralmente il piano. Il mancato accordo impedisce però l’accesso agli ammortizzatori sociali e penalizza i lavoratori comportando l’apertura della procedura di mobilità”.