Roma, 3 mar – Il Piano Mattei ha un primo ostacolo che si chiama Germania. Il governo tedesco, infatti, risponde in modo negativo alla possibilità di importare gas dall’Italia, come riporta Agenzia Nova, preferendo addirittura ricavarlo da fonti più costose.
La riluttanza del governo tedesco al gas italiano
Quel che è certo è che i tedeschi di gas hanno bisogno eccome. Altrettanto certo è che vogliano evitare a tutti i costi di importarlo dall’Italia. L’attentato ai Nord Stream ha complicarto notevolmente la vita a Berlino che da allora è alla costante ricerca di nuove forniture. Al punto da cercare un’alleanza con il governo spagnolo, per costruire un gasdotto che passi dalla penisola iberica e arrivi in terra teutonica. Un progetto che costerebbe tempo e soldi, però. Oltre a provocare l’opposizione dell’Eliseo, visto che la struttura passerebbe dal territorio francese e Parigi – a differenza di Roma – in questi decenni ha interpretato molto bene il suo ruolo all’interno della cosiddetta “unione” europea. Per quanto riguarda il gas italiano, Berlino, in pratica, devia la questione. La portavoce del ministero dell’Economia tedesco Susanne Ungrad afferma infatti che “al ministero dell’Economia e della Protezione del clima non si è a conoscenza di alcun accordo al riguardo. I ministri continueranno a essere in stretto contatto su tutte le questioni energetiche che si presentano”.
Il Piano Mattei e l’ostacolo Germania
Appare chiaro che l’idea di diventare un hub energetico nel Mediterraneo che addirittura smerci il gas nel resto d’Europa sia fortemente legata alla possibilità di imporsi sul mercato come fornitore. Che l’Italia possa esportare – a patto di ammodernare le strutture esistenti – è una prospettiva concreta, come ha confermato anche il presidente di Nomisma Emnergia Davide Tabarelli, convinto che il Paese potrà avere il gas necessario allo scopo. Si potrebbe addirittura iniziare in tempi brevissimi, utilizzando i gasdotti esistenti (che sarebbe sufficiente “rafforzare”, viste le quantità limitate che le due strutture esistenti avrebbero, circa 16 miliardi di metri cubi all’anno), sia dal passo di Gries verso la Svizzera che utilizzando il condotto presente a Tarvisio in direzione dell’Austria. Dalla Germania però non vogliono saperne. Probabilmente consapevoli che la realizzazione di un progetto del genere potrebbe aumentare in modo significativo il potere geopolitico dell’Italia anche nella stessa Europa.
Stelio Fergola
2 comments
Con quanto puzzano i tedeschi, il gas possono farselo da soli.
Strano, non puzzano quando cercate lavoro in Germania …