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Polemiche su libro-intervista a Salvini. L’editore: “Siamo sovranisti, dov’è il problema?”

by Valerio Benedetti
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Roma, 1° mag – Sta suscitando molte polemiche la prossima pubblicazione di Io sono Matteo Salvini: intervista allo specchio, libro-intervista al leader leghista realizzato dalla giornalista Chiara Giannini per Altaforte Edizioni. Si tratta, più in particolare, di «cento domande all’uomo più discusso d’Europa. Perché l’Italia non è la Polonia, l’Ungheria o la Repubblica Ceca. L’Italia è uno dei paesi fondatori della Unione Europea e il suo terzo contribuente. Cento risposte per raccontare quanto di sé stesso informa la propria azione di governo. Cento risposte a chi lo ama, a chi lo critica, a chi ripone fiducia in lui e a chi lo vorrebbe vedere “penzolare a testa in giù”».

La sinistra insorge contro Salvini

Il libro, che si fregia anche della prefazione di Maurizio Belpietro, direttore de La Verità e di Panorama, è attualmente in prevendita e arriverà negli scaffali di tutte le librerie d’Italia il prossimo 9 maggio. Eppure, già prima di poter essere letto, il volume è finito nell’occhio del ciclone. L’accusa? Altaforte è «una casa editrice vicina a CasaPound». Da Repubblica e dal Corriere per arrivare fino a vari esponenti del Pd, infatti, la sinistra si sta stracciando le vesti e sta vomitando numerose critiche sulla scelta di Salvini. Ma l’editore di Altaforte (e del Primato Nazionale), Francesco Polacchi, non ci sta e rimanda le accuse al mittente.

Parla l’editore di Altaforte

Prima di arrivare sugli scaffali il libro è già stato criticato. Ma come nasce questa operazione editoriale?

Non capisco perché le notizie escano così prima di una comunicazione ufficiale da parte della casa editrice. Questo libro-intervista a Salvini è stato una opportunità che abbiamo cercato di sfruttare al meglio nel momento in cui si è presentata grazie all’autrice, la giornalista Chiara Giannini. D’altra parte, siamo una casa editrice sovranista e in questo momento Salvini è il numero uno del sovranismo. Abbiamo deciso di farlo uscire per il Salone del libro di Torino [che si svolgerà dal 9 al 13 maggio, ndr], perché è l’evento più importante del settore in Italia, uno spazio, quello della cultura, totalmente occupato dalla sinistra, dove invece noi vogliamo portare qualcosa di diverso.

Però l’attuale polemica esula dal contesto culturale ed è finita sul campo politico…

In effetti spiace se questo libro deve diventare un pretesto per attaccare il leader della Lega su questioni inerenti a CasaPound e che con Salvini che non c’entrano nulla. Ma così si fa solo il gioco della sinistra che vuole spingerlo a essere più moderato rispetto alle sue posizioni sacrosante, come la chiusura dei porti.

Oltre a essere editore di Altaforte e del Primato Nazionale, tu sei anche fondatore e proprietario di Pivert, nota marca di abbigliamento. In passato Salvini indossò pubblicamente uno dei capi del marchio e, anche a suo tempo, fu criticato per tale scelta. Questo, sommato all’uscita del libro, a molti ha fatto pensare a un rapporto privilegiato con il vicepremier leghista. È effettivamente così?

Ci tengo a precisare che non c’è mai stato un incontro tra me e l’attuale ministro dell’Interno, né tantomeno la possibilità di avere un contatto telefonico. Il tutto è stato gestito da Chiara Giannini, fantastica e instancabile giornalista/scrittrice. Insomma, non c’è nessun tipo di rapporto personale diretto tra me e lui. Quindi la storia dell’ormai famoso giacchetto ha una spiegazione molto semplice: Salvini è un fico, e la Pivert fa abbigliamento fico.

Però le accuse della sinistra, più che su Pivert in sé, si concentrano soprattutto sulla tua appartenenza a CasaPound Italia…

Io sono un editore, ma prima di essere un editore sono un militante di CasaPound, e non me ne vergogno affatto. Anzi. Non capisco perché, ogni volta che facciamo qualcosa da un punto di vista imprenditoriale, si animi il solito teatrino del mondo dell’informazione – un mondo tutto occupato dalla sinistra – che ci impedisce di lavorare liberamente. Del resto, la nostra casa editrice Altaforte, così come anche la Pivert, appartengono alla stessa società del Primato Nazionale, unico vero organo di informazione sovranista in Italia. Quando le mie attività imprenditoriali vengono attaccate dalla sinistra, a volte mi viene il sospetto che siano attaccate per questo, per distruggere quello spazio di libertà e controinformazione che è il Primato Nazionale.

Valerio Benedetti

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Chiamparino e Appendino: "Denunciamo Altaforte per apologia del Fascismo" 31 Gennaio 2020 - 1:25

[…] le parole del comunicato congiunto di Regione Piemonte e Comune di Torino: “Alla luce delle dichiarazioni sul fascismo rilasciate a mezzo stampa e attraverso emittenti radiofon… (“io sono fascista”, “l’antifascismo è il vero male di questo Paese”, ecc.) ritengono il […]

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