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Mediterranea, donne e bambini trasferiti su motovedetta Gdf. Direzione: Malta

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 5 lug – Alla fine si è sbloccata la situazione della Alex, il veliero della Ong Mediterranea fermo al limite delle nostre acque territoriali (a 12 miglia da Lampedusa) con 54 immigrati irregolari a bordo che una volta capita l’antifona che in Italia non poteva sbarcare ha acconsentito a un trasbordo verso Malta. I primi 18 immigrati considerati “vulnerabili” stanno salendo su una motovedetta della Guardia di Finanza per il trasbordo. Intanto il Viminale conferma l’accordo con Malta che ha dato la disponibilità ad accogliere gli immigrati.

Dal canto suo, la Difesa, intanto rende noto di avere navi pronte a essere utilizzate per il trasbordo dei migranti a Malta. “Nell’ambito della massima collaborazione istituzionale – spiegano fonti della Difesa – abbiamo informato il Viminale che la Marina Militare è a disposizione per il trasbordo dei migranti a Malta. Come sempre detto la Difesa è uno strumento al servizio del Paese e delle altre istituzioni. Il governo è al lavoro per individuare una soluzione quanto prima e da parte nostra c’è il massimo sostegno. Le leggi dello Stato italiano si rispettano“.

In corso l’evacuazione di donne e bambini

Dopo la visita a bordo dei medici, è in corso l’evacuazione di 18 immigrati tra donne e bambini, e delle loro intere famiglie. “Una buona notizia. Finalmente”, commenta la Ong italiana. “Adesso – chiede Mediterranea – devono sbarcare presto gli altri 36 naufraghi rimasti. Accordo tra governi italiano e maltese è confermato da entrambe le parti: aspettiamo che Autorità organizzino il trasferimento a Malta su assetti militari, visto che non può avvenire a bordo della Alex”.

Di Maio: “Giusto che queste persone vadano a Malta”

Alle 4 di questa mattina la barca Alex era arrivata a 12 miglia da Lampedusa ma la Ong aveva fatto presente che un decreto del ministero dell’Interno vietava l’attracco sull’isola. “E’ giusto che queste persone vadano a Malta“, ha affermato il vicepremier e ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio. “E’ un grande show di speculazione politica: c’è chi se ne avvantaggia dicendo no alle entrate e c’è chi se ne avvantaggia dicendo vogliamo entrare”, aggiunge Di Maio a margine del Villaggio Coldiretti a Milano, secondo il quale “i parlamentari del Pd si stanno già mettendo il costume per salire su quest’altra nave”. “Incoscienti – dice Di Maio – questi delle Ong che utilizzano una barca a vela per andare in Libia, prendere delle persone e venire in Italia“. “Io credo che la questione della Mediterranea sia l’ennesima dimostrazione che ormai le Ong hanno trovato il loro palcoscenico”, aggiunge Di Maio a margine del Villaggio Coldiretti a Milano.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Tony 5 Luglio 2019 - 8:44

..la legge e l’azzeccagarbugli…il governo deve fare ricorso …se non lo fanno, sono conniventi..

http://www.nonnodondolo.it/content/unit%C3%A0-navali-del-corpo-delle-capitanerie-porto

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Mauro 6 Luglio 2019 - 8:56

L’unica cosa che lo Stato italiano deve fare è di aprile il fuoco con delle navi militari quando questi superano le acque internazionali e le superano. Dire che in Italia i porti sono chiusi non serve a niente occorre azione muscolare.

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