Milano, 26 set – Che gli stupri siano in aumento e che siano compiuti da cittadini stranieri è ormai un fatto acclarato. E Milano sembra una delle città particolarmente colpite dalla piaga della violenza sessuale che gli immigrati mettono a segno. Lo dimostra lo stupro della giovane che si è fidata di un tassista abusivo marocchino. E lo dimostra anche l’ultimo caso di cronaca: una donna ha risposto a un finto colloquio di lavoro ed è stata violentata.
A finire in manette è stato un cittadino romeno di 39 anni, che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Corsico in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale e lesioni personali. Aveva adescato una donna con un finto annuncio di lavoro, e ha abusato di lei quando la donna si è presentata al colloquio.
Era la fine di agosto quando la donna legge su facebook della possibilità di trovare lavoro come badante. Bisognosa di soldi, risponde all’inserzione letta su un profilo che poi si è rivelato totalmente finto, fatto apposta per attirare le vittime. I due si accordano per affrontare il colloquio e quando la donna si presenta all’appuntamento, in un appartamento di Rozzano, si trova davanti il romeno che la picchia e abusa di lei.
Nel giro di un paio di mesi sono già dieci gli stupri che si sono verificati a Milano, quattro dei quali sono rimasti senza colpevole. O meglio, il colpevole c’è ma non è ancora stato catturato, rimanendo così libero di continuare a colpire. Le violenze ormai non sono più prerogativa della notte, ma si consumano anche in pieno giorno, con stupratori che seguono le loro vittime nei portoni dei palazzi dove vivono e lì approfittano di loro, picchiandole, rapinandole e infine violentandole.
Anna Pedri
Milano: risponde a un finto annuncio di lavoro. Un romeno la stupra
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1 commento
Tenete sempre una mano nella borsetta e fatevi regalare una bomboletta di spray al peperoncino.
Poi non sarebbe male un corso di difesa personale.