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Milano, sei senegalesi occupano la casa di una anziana ricoverata in ospedale

by admin
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Milano, 15 gen – Uno non fa in tempo ad ammalarsi e ad essere ricoverato che puff, gli fregano la casa. A Milano una donna settantenne si è vista occupare la casa da alcuni immigrati proprio mentre si trova ricoverata. Le donna è tutt’ora in ospedale, ma in casa sua, un monolocale di 23 metri quadrati, ci sono sei senegalesi. Sono entrati da un balcone vicino, si pensa, forse aiutati da qualcuno, dal momento che lì c’è solo una lastra a dividere gli spazi esterni e dato che in quegli alloggi sembra vigere la regola del piano. Ogni etnia ne colonizza uno.
L’appartamento occupato in questione si trova alla “Trecca”, le Case Bianche di via Salomone, una delle periferie più difficili di Milano, poco lontano dall’aeroporto di Linate. Qui anche il Papa fece visita, fu la prima tappa del suo viaggio a Milano dello scorso anno. A quei palazzoni popolari di fine anni ’70, con 470 appartamenti in tutto, venne data una mano di bianco, per farli sembrare un po’ meno degradati, nulla di più.
Dopo quell’incontro in tanti speravano in un miracolo, che non è mai avvenuto. Occupazioni da parte di chi non ha alcun diritto, clandestini, racket delle cantine per i posti letto, violenza, baby gang che spadroneggiano e terrorizzano il quartiere sono all’ordine del giorno. Così come i topi grossi quanto un gatto, che mangiano tutto quanto trovano nell’immondizia, e i calcinacci che cadono a terra dai tetti. Si stima che nell’ala dove abitava la donna il tasso di occupazione sia del 40%, per lo più da immigrati.
A riportare la notizia dell’anziana che chissà se mai troverà un altro tetto sotto cui andare una volta uscita dall’ospedale è Il Giornale, che riferisce lo sfogo del presidente del Consiglio municipale 4 Oscar Strano, che è anche il fondatore del comitato “Salomone rinasce”, per promuovere la riqualificazione del quartiere e difendere i diritti degli inquilini. È stato lui, insieme alla Caritas, ad avvisare la signora dell’occupazione del suo monolocale, perché nessuno dei vicini ha avuto il coraggio di farlo, forse per non darle un dispiacere troppo grande, forse perché terrorizzati dalle intimidazioni degli occupanti che sistematicamente fanno saltare l’elettricità nelle parti comuni, in modo da impedire l’accesso ai piani alti in ascensore.
Anna Pedri

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6 comments

LEGALITA' 15 Gennaio 2018 - 11:59

LO STATO E IL COMUNE COME INTENDONO TUTELARE LA SIGNORA?

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Raffo 15 Gennaio 2018 - 1:12

Questa volta non lascio nessun commento, lo schifo e la vergogna sono troppo opprimenti.

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cenzino 15 Gennaio 2018 - 6:23

Purtroppo è quasi una non notizia. Ormai sono decine i casi simili. Paese con leggi cialtrone fatte da cialtroni. Siamo falliti.

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Mario 15 Gennaio 2018 - 8:49

Aprite anche le natiche , nel nome della civilta’ “avanzata” . ne stanno approfittando sveglia gente … Se andiamo nei loro paesi ci mangiano vivi , che stupidi che siamo … Messaggio da far girare fino ai coglioni vecchi e giovani politici che pensano solo al presente ,altro che futuro , bastardi aiutate le generazioni future ” italiane ” Italia, Italia ,allora…

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ANTERO 16 Gennaio 2018 - 9:22

Rimandarli nelle savane che è quello il loro posto …. W I D S !

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Giorgio 22 Gennaio 2018 - 8:23

Qui siamo di fronte ad uno stato assente e colluso…ad una forma di abuso inaccettabile, ad un declino sociale eguagliabile solo ai branchi di babbuini che vivono nella foresta…Questi signori.hanno capi d’imputazione che vanno dalla violazione di domicilio, furto , appropriazione indebita..ecc ,ecc e nessuno interviene..altro che far west ci vuole in ITALIA.
Dico solo due cose…se noi andassimo nel loro paese ad occupare una capanna….saremmo morti.
se noi andassimo nel loro paese a chiamarli merde…torneremmo a casa….?
scusate ma ho il vomito………….

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