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“Misure troppo poco rigorose, così il virus continuerà”. L’allarme degli esperti cinesi in Lombardia

by Adolfo Spezzaferro
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coronavirus

Milano, 19 mar – “I nostri ospiti cinesi sono stupiti di come ci sia troppa gente nelle strade, di come troppi usino trasporti pubblici, di come troppo pochi abbiano le mascherine“. A farlo presente è il governatore lombardo Attilio Fontana, in una conferenza stampa alla presenza del capo della delegazione cinese arrivata ieri a Milano. “Il vicepresidente della Croce Rossa cinese Sun Shuopeng ci ha anche detto che le misure sono troppo poco rigorose e che se non si cambia approccio il virus continuerà“, spiega Fontana. Ecco perché il presidente della Regione Lombardia annuncia: “Oggi parlerò col presidente del Consiglio e chiederò che si prendano i provvedimenti che ci sono stati suggeriti da chi ha vissuto la lotta contro il virus e l’ha vinta” per affrontare al meglio l’emergenza coronavirus.

Sun Shuopeng: “Non c’è una seconda scelta di fronte alla vita”

“Abbiamo bisogno che tutti i cittadini seguano le politiche e che queste siano molto severe. Nessuno può solamente stare a guardare: ogni singola persona deve prevenire la diffusione del virus con misure di chiusura molto elevate“, afferma dal canto suo Sun Shuopeng, nel corso di un punto stampa a Palazzo Lombardia, al fianco di Fontana. L’esperto cinese suggerisce che venga “tagliata la mobilità delle persone: è tempo di chiudere le attività“. “La vita è la cosa più importante.
Non c’è una seconda scelta di fronte alla vita“, è il monito di Shuopeng. Tutti devono “essere coscienti che se vengono aumentate le misure di quarantena diventa più facile combattere la malattia”, esorta l’esperto cinese. In tal modo, sottolinea, nella città di Wuhan “dopo un mese di quarantena abbiamo potuto realizzare l’ospedalizzazione di tutte le persone che ne hanno avuto bisogno, mentre in Italia purtroppo le policy non sono così strette”.

Chissà se ora che Fontana tornerà alla carica del premier Giuseppe Conte per chiedere misure più stringenti e soprattutto maggior controllo nel rispetto dei provvedimenti anti contagio – con l’emergenza sanitaria in Lombardia da un lato e la testimonianza di chi oggi ha zero contagi a Wuhan dall’altro – otterrà maggiore ascolto.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

Amilcare 19 Marzo 2020 - 4:03

…. Il teatrino continua e i campi di eutanasia di Stato stanno aprendo….però tutti davanti alla TV!

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Fabio Crociato 19 Marzo 2020 - 5:21

Gradiremmo non sentir pontificare più nessun cinese (Taiwan eclusa), dopo il veleno incontrollato che hanno diffuso… Parliamo eventualmente con la Corea se proprio necessitiamo di confrontarci costruttivamente. I cinesi non hanno chiesto mai pubblicamente scusa di nulla dai tempi di quel folle di Mao, chiaro?! E chi ha fatto affari con i cinesi cominci a vergognarsi un po’…!!

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Jos 19 Marzo 2020 - 7:17

..l’Italia è diventa colonia Cinese…Ora ci danno anche consigli/ordini…Mentre loro chiudevano, una piccola parte del territorio cinese, continuavano a produrre con i restanti 1, 5 miliardi di cinesi…a noi chiedono di chiudere tutto…poi ci penseranno loro a “curare” l’Italia…

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