Roma, 3 dic – Ieri in piazza alla manifestazione della Cgil mancava solo lui, Pietro Grasso, il più gettonato e citato tra i presenti nelle cinque piazze italiane. Ma era un’assenza giustifica, perchĆØ oggi si ĆØ tenuto il battesimo del nuovo soggetto politico della sinistra che ha incoronato proprio il palermitano presidente del Senato alla guida di “Liberi e Uguali“, questo il nome prescelto, che racchiuderĆ al suo interno Mdp, Sinistra Italiana e Possibile. Insomma, il Pd sta creando più scissioni di un atomo all’interno di una reazione nucleare.
All’interno del palazzetto Atlantico dell’Eur sono presenti 1500 delegati provenienti da tutta Italia e tra i presenti c’ĆØ anche lei, Susanna Camusso, reduce da una mobilitazione generale della Cgil. Per Grasso ĆØ l’articolo 3 della Costituzione il centro della nuova proposta politica a sinistra. “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertĆ e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. L’articolo 3, ha sottolineato Grasso, “dice tutto quello per cui vale la pena lottare”.
Grasso dal palco ha poi proseguito tra gli applausi affermando che: “Ora tocca dimostrare che le istituzioni sono di tutti, che fare politica ĆØ un orgoglio e non un vergogna, ripartiamo dai principi fondamentali, ĆØ questa la nostra sfida, batterci perchĆ© tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali, liberi e uguali!”. Concetto ripetuto più volte e che fa il verso a quel “LibertĆ©, ĆgalitĆ©, FraternitĆ©” di rivoluzionaria memoria francese. Il nuovo leader di Liberi e Uguali ha poi affermato che il suo progetto sarĆ aperto a tutti e che “altri compagni di viaggio arriveranno”, facendo intendere che il Pd possa perdere altri pezzi.
Nell’intervento di Grasso non ĆØ mancata nemmeno la retorica: “No a inaccettabili intimidazioni: mi ha colpito la rabbia di quei quattro fascisti. Fascisti, diciamolo. C’ĆØ un’onda nera che monta. A partire dalle periferie delle nostre cittĆ . E allora ĆØ da lƬ che dobbiamo tornare, ĆØ da lƬ che dobbiamo ripartire”.
Pippo Civati, leader di Possibile, bacchetta invece le scelte di campo effettuate da Pisapia: “C’era chi diceva ‘mai con Alfano’, patrimoniale, ius soli. E allora perchĆ© poi va con Alfano, con chi non vuole lo ius soli, con chi quando nomini la patrimoniale gli viene un colpo? Il mio appello ĆØ: Giuliano, dove campo vai?”
Anche D’Alema si ĆØ preso la sua dose di applausi intervendo dal palco e bocciando i vari tentativi di unitĆ del centrosinistra: “Sono tardivi e non accompagnati da scelte politiche e programmatiche conseguenti. Renzi – sottolineato – aveva detto che noi eravamo elettoralmente irrilevanti”.
Liberi e Uguali partirĆ da una base elettorale che dovrebbe raccogliere tra il 6 e il 7% dei consensi alle prossime politiche, ma ĆØ chiaro che, viste le forze in campo, la speranza sarĆ quella di erodere più voti possibili al Pd e di raggiungere la doppia cifra. Il nuovo soggetto politico di sinistra non si discosta molto dai precendenti nati dalle recenti scissioni del Pd e certamente aumenterĆ la confusione all’interno di una sinistra perennemente e storicamente in guerra con sĆØ stessa. Come possa Grasso e la sua accolita di compagni riprendere il controllo delle periferie non ci ĆØ dato saperlo. Quel che ĆØ certo ĆØ che Liberi e Uguali rappresenta l’ennesimo tentativo di una sinistra che ha perso la sua vocazione sociale per darsi ai grandi palcoscenici e ai soliti nomi della politica. A breve saremo in campagna elettorale e Grasso, Speranza, Bersani e gli altri si faranno vedere nelle strade e nei mercati nel tentativo di raccogliere consensi. Dopo il voto torneranno nei loro palazzi e palazzetti e simpaticamente rivedremo il serafico faccione di Grasso allo stadio Barbera a tifare il suo Palermo.
Giuseppe Maneggio
5 comments
Un bel gruppetto di politicamente falliti e insignificanti politiconi. La solita minoranza rumorosa.
Politicamente inutili, umanamente incomprensibili, terribilmente superati. Il vuoto cosmico dipinto di rosso…
Meglio radical chic che fascista
[…] Author: Il Primato Nazionale […]
Patetici e nulla di più….