Home » Gregoretti, 50 immigrati accolti dalla Cei nel centro da cui fuggirono altri 50

Gregoretti, 50 immigrati accolti dalla Cei nel centro da cui fuggirono altri 50

by Alessandro Della Guglia
6 comments

Roma, 31 lug – “Si attivi l’Ue o non sbarcano”. Matteo Salvini aveva così a gran voce richiesto l’intervento di Bruxelles, senza il quale prometteva di non far sbarcare i 116 clandestini a bordo della nave Gregoretti. Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, oggi è arrivata la decisione di farli approdare in Italia: “Germania, Portogallo, Francia, Lussemburgo e Irlanda più alcune strutture dei vescovi italiani si faranno carico” delle persone a bordo, ha dichiarato il vicepremier sui social network per motivare l’autorizzazione allo sbarco.

Nel pomeriggio, la Cei ha reso noto che 50 immigrati della “Gregoretti” sbarcati al porto di Augusta, verranno ospitati nella struttura “Mondo Migliore” di Rocca di Papa. “In tal modo la Conferenza Episcopale Italiana, tramite Caritas Italiana, si è impegnata con proprie risorse professionali ed economiche a corrispondere a una richiesta del ministero dell’Interno alla Chiesa Italiana di farsi carico dell’ospitalità, dell’accoglienza e dell’assistenza – anche legale – di queste persone”, ha scritto la Conferenza episcopale. “L’iniziativa, in coerenza con analoghe misure assicurate dalla Cei in supporto sussidiario al sistema di accoglienza italiano, si colloca in un orizzonte di collaborazione che vede lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica compartecipi nell’assistenza e accoglienza dei migranti”, ha specificato la Cei. Dunque poco meno della metà dei clandestini in questione viene ospitata in Italia, grazie al “buon cuore” della Chiesa.

Il centro Mondo Migliore

Il centro Mondo Migliore di Rocca di Papa è lo stesso in cui vennero ospitati 100 immigrati che si dichiararono eritrei ed è gestito dalla cooperativa Auxilium dei fratelli Angelo e Pietro Chiorazzo. Come ben spiegato su questo giornale da Francesca Totolo, in un articolo dello scorso settembre, “durante le udienze in Tribunale riguardanti Mafia Capitale, sono state rese note intercettazioni investigative in merito alle conversazioni di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati (gli stessi che hanno stimato che il business dell’accoglienza rendeva più del mercato della droga) in cui questi affermano che “Loro stanno in posizione di forza” e “Loro c’hanno i Prefetti” suggerendo che i fratelli Chiorazzo avessero dei rapporti diretti con l’allora Viminale, come scritto da Fabio Amendolara sulla Verità il 31 agosto scorso. Angelo Chiorazzo, nelle medesime udienze, ha confermato di avere “semplici rapporti di conoscenza” con l’ex Viceministro Filippo Bubbico”.

I fratelli Chiorazzo sono appunto i gestori della coop bianca Auxilium. Sempre come spiegato da Francesca Totolo, “negli ultimi anni e grazie al cristiano business dell’accoglienza dei poveri migranti, la cooperativa Auxilium ha visto il suo fatturato crescere massicciamente, fino ai 61,1 milioni di euro del 2016, con un utile pari a 543.000 euro. Un settore che fino al 2017 non è stato colpito dalla crisi economica”. Dallo stesso centro lo scorso settembre fuggirono 50 immigrati.

Alessandro Della Guglia

You may also like

6 comments

ugo 31 Luglio 2019 - 9:23

Eccola lì… Ora rimane da chiarire: Riceveranno il contributo statale (gli ex 35 euro, che ora dovrebbero essere 21)? A carico di chi è l’assistenza sanitaria? Presso quale nazione hanno chiesto (o chiederanno) asilo? Il Vaticano, giusto? (sarcasmo) Dove passeranno il loro tempo? Ovvero saranno confinati nel centro o liberi di circolare in altre aree del territorio italiano? Il controllo delle loro azioni nel centro e fuori da esso, a carico di chi sarà (costi inclusi)? Non delle forze dell’ordine italiane, perché se ne occuperanno le guardie svizzere, giusto? (altro sarcasmo) In caso qualcuno di loro dovesse delinquere, o anche solo dileguarsi, chi ne sarà ritenuto responsabile e con quali sanzioni?

Possono sembrare interrogativi capziosi ma, al di là del sarcasmo dovuto all’amarezza con la quale ci tocca continuare a mandar giù questo tipo di “operazioni”, sono molto più semplicemente dovuti alla sempre più forte consapevolezza di quanto sia quotidianamente calpestata la volontà del Popolo Sovrano che, in più di un’occasione, ha manifestato la propria insofferenza verso gli arrivi, illegali o legali che siano, che si stratificano ormai da decenni, e verso le loro conseguenze sul viver quotidiano della “gente comune”.

Reply
Fabrizio 31 Luglio 2019 - 10:06

CEI = …Come Evadere Indisturbati

Reply
Jos 1 Agosto 2019 - 7:11

…un modo per sceglere una formazione politica: scegliere e votare chi, al primo punto del programma, mette l’urgente necessità, improrogabile, di eliminare il vaticano e tutte le agevolazioni date alle chiese e preti vari… abrogazione 8×1000..

Reply
Renato 2 Agosto 2019 - 3:38

Sono preoccupato, perché?… La Cei e i vescovi l’altra volta hanno fatto FINTA di “essere ospitale” e poi se ne è fregata degli immigrati, scaricandoli agli altri. Tutti bravi a parole, ma coi fatti…

Reply
"Ci fanno apparire come puffi". La rabbia dei poliziotti alle prese con gli immigrati contagiati | Il Primato Nazionale 18 Agosto 2020 - 3:45

[…] Roma, 18 ago – “La prevedibilissima impennata di arrivi durante questa pandemia non può certo essere fronteggiata facendo apparire come ‘puffi’ servitori dello Stato che guadagnano 1.500 euro al mese“. Con queste parole Vincenzo Chianese, segretario del sindacato Es, sintetizza la rabbia dei poliziotti alle prese con una situazione paradossale. Ieri è iniziato il trasferimento dei 21 immigrati positivi al coronavirus ospitati dal centro di accoglienza “Mondo Migliore” di Rocca di Papa in provincia di Roma (struttura ecclesiastica già al centro di numerose polemiche in passato). […]

Reply
La rabbia della polizia alle prese con i nigeriani positivi: " Ci fanno apparire come puffi. Non si può lavorare così" - Rassegne Italia 18 Agosto 2020 - 4:03

[…] Di Davide Romano – Roma, 18 ago – “La prevedibilissima impennata di arrivi durante questa pandemia non può certo essere fronteggiata facendo apparire come ‘puffi’ servitori dello Stato che guadagnano 1.500 euro al mese“. Con queste parole Vincenzo Chianese, segretario del sindacato Es, sintetizza la rabbia dei poliziotti alle prese con una situazione paradossale. Ieri è iniziato il trasferimento dei 21 immigrati positivi al coronavirus ospitati dal centro di accoglienza “Mondo Migliore” di Rocca di Papa in provincia di Roma (struttura ecclesiastica già al centro di numerose polemiche in passato). […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati