Roma, 17 ott — Tra le cinque vittime uccise il 13 ottobre scorso a Kongsberg in Norvegia dalle pugnalate e dalle frecce dell’arco del 37enne Espen Andersen Brathen, danese convertitosi all’Islam e radicalizzatosi, vi è la talentuosa musicista e ricercatrice della cultura pagana e sciamanica norrena Andrea Haugen.
La musicista Andrea Haugen tra le vittime di Kongsberg
Nata in Germania nel 1969, Andrea Haugen (cognome da nubile: Meyer) è stata una delle personalità più particolari della scena delle sottoculture gotiche, neofolk e neopagane. Ha esplorato i confini della cultura e delle leggende dei popoli scandinavi in una originale e suggestiva combinazione di musica suonata con strumenti musicali moderni e tradizionali (lira, arpa, violino e cornamusa) e testi. Il suo primo Album Hexerei im Zwielicht der Finsternis è datato 1994, sarà attiva con i suoi diversi progetti Aghast, Hagalaz Runedance, Nebelhexë, e Aghast manor, e con la sua fervida attività di poetessa. E’ stata anche insegnante di kickboxing e sceneggiatrice di film horror. Lascia una figlia, Alva, avuta dall’ex marito, il musicista norvegese Tomas Thormodsæter Haugen.
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In una sua intervista a Alessandro Riperi di Metal.it, Andrea Haugen esponeva la sua visione del mondo e della sua spiritualità pagana: «Per me essere una pagana significa essere libera e in contatto con la natura, senza essere ristretta dai limiti delle religioni dogmatiche patriarcali. Tutte le tradizioni pagane hanno a che fare con la comunicazione con le forze naturali e la comprensione delle qualità umane, perciò penso che possiamo imparare molto da tutti i miti pagani, anche da quelli romani. La vera spiritualità è per me una connessione personale con le forze naturali che ci circondano. Credo che ogni persona abbia la sua personale connessione e che debba semplicemente trovare la propria via».
Andrea Lombardi
1 commento
Qui non ci sono più dubbi è un attacco alla ns.Storia, non bastano più le preghiere sotto croci passive. Troppi cavalli di Troia intorno a noi… Saranno matti (per taluni), ma chissà perché ci vedono molto bene! Ci vogliono tribunali militari.