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Omicidio Sacchi, svolta nelle indagini. Obbligo di firma per la fidanzata Anastasiya

by Ludovica Colli
10 comments
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Roma, 29 nov – Svolta nelle indagini dell’omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo di 24 anni ucciso con un colpo di pistola alla testa nella zona di Colli Albani a Roma, la sera del 23 ottobre. Dalle prime luci dell’alba, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip su richiesta della Procura, che dispone misure cautelari nei confronti di cinque persone. Destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo sono i due già reclusi, perché fermati nei giorni successivi all’omicidio e un terzo ragazzo 22 enne ritenuto colui che ha fornito la pistola. A carico del giovane la procura della Capitale contesta i reati di omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo. Custodia cautelare in carcere anche per il 24 enne amico della vittima Giovanni Princi, accusato insieme ad Anastasiya, la fidanzata 25 enne di Luca, colpita dalla misura dell’obbligo di presentazione in caserma, di aver tentato di acquistare un ingente quantitativo di droga dagli altri tre indagati.

Ora Anastasiya dovrà chiarire la sua posizione

Nelle ultime settimane la posizione della fidanzata della vittima era stata al centro del percorso investigativo degli inquirenti. La testimonianza della ragazza non ha mai convinto fino in fondo. Da qualche tempo la famiglia di Sacchi aveva interrotto i rapporti con Anastasiya, sempre più coinvolta nelle dinamiche dell’omicidio. A tal proposito, va ricordata l’assenza della ragazza ai funerali di Luca. Adesso la giovane ucraina dovrà chiarire la sua posizione cercando di spiegare quale è stato il suo ruolo nell’omicidio di Luca. Nell’unica versione fornita agli inquirenti ha assicurato che non si trattasse di una storia di droga e che niente sapeva dei soldi nel suo zaino, dei quali invece parlano i mediatori dei pusher Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, oggi detenuti per omicidio volontario.

Ludovica Colli

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10 comments

Lino 29 Novembre 2019 - 1:40

Siamo veramente degli ipocriti a pensare che la vittima luca sacchi non ne sapesse nulla, capisco sara’ la prima volta che voleva spacciare droga…. ma pensare che ti sparano cosi’ per far rumore e assurdo. Il sacchi secondo me sapeva benissimissimo cosa andava a fare la la fidanzata anzi.. ma scherziamo??? 70 mila euro nello zaino e luca sacchi non ne sa niente ah ha ha ha ha ah da ridere!!!!

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Lino 29 Novembre 2019 - 1:41

La fidanzata spacciatrice lo avrebbe lasciato a casa se avesse voluto tenerlo fuori da questa vicenda, ma lo hanno sparato perche’??? semplicemente perche era coinvolto nello spaccio e non era la prima volta,.

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Lino 29 Novembre 2019 - 1:44

E allora cosa faceva la’ luca sacchi?? La fidanzata fidanzata da 5 anni porta luca sacchi allo scambio cosi’ per bellezza? h aah ha ha ah tutti e due coinvolti ma il sacchi ci ha rimesso la vita di sicuro anche lui era al correnbte di tutto altrimenti nessuno ti spara.

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Genny 30 Novembre 2019 - 12:51

I due giovani luca sacchi e la fidanzata saranno pur partiti assieme per l’appuntamento.provateci voi comuni mortali con 70 mila euro infilateveli in uno zaino e vostro marito non si accorge di niente? Questo povero ragazzo doveva essere broprio un bambacione .E diciamo la verita’.

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Genny 30 Novembre 2019 - 12:52

e’ pure nna’ cozza

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Fabio Crociato 1 Dicembre 2019 - 1:40

E, allora, che la droga fa male non lasciamolo dire solo a Salvini, Scientology e pochi esperti con molteplici vittime inconsapevoli… Coraggio e disintossicazione!

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Porfirio 5 Dicembre 2019 - 12:11

Sarà, ma comunque Anastasia è una gran figa se è coinvolta le darei le attenuanti generiche per la sua figaggine -ma com’è che le bielorusse e le ucraine sono tutte delle gnocche paurose? Forse che le radiazioni di Chernobyl fanno bene alla salute? Sulla droga sono d’accordo col crociato quelle fanno male davvero sono uno strumento del sistema per rincoglionire e uccidere la meglio gioventù

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Criminology 5 Dicembre 2019 - 11:23

Bisognava difendere a tutti i costi i 70 mila euro nello zainetto.. per questo e’ costata la vita al povero luca .Se vi fossero stati spiccioli nello zaino luca sarebbe ancora vivo.

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lante d 6 Dicembre 2019 - 2:12

Sta uscendo la verita’ a goccia goccia.. purtroppo chi ha i soldi difendera’ fino allultimo la sua memoria ma la triste verita’ tra pochi giorni verra a galla. . luca sacchi coinvolto fino al collo. nello spaccio di droga anzi ..

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delio 6 Dicembre 2019 - 2:14

luca sacchi secondo me’ e uno dei capi’ il capo.

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