Roma, 1 mar – Francesco Lollobrigida incoraggia l’immigrazione di massa? Sembra proprio di sì, a giudicare dalle parole del ministro dell’Agricoltura riportate da Agenzia Nova.
Lollobrigida, dal governo rischio di incoraggiamento dell’immigrazione di massa
Basta legalizzare tutti per rendere frenare l’immigrazione clandestina, in linea teorica. Basta, con parole molto più tristi, trasformarla in un processo lecito. Dimenticando il dramma che essa costituisce per il tessuto sociale anzitutto italiano, oltre che una minaccia per l’identità e per la cultura nazionali. E così il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida fa un’affermazione senza mezzi termini “da piddino”, certamente pericolosa, dichiarando che in Italia ci sono “tra i 300 mila e i 500 mila posti di lavoro disponibili” e ciò “può dar vita a un’immigrazione legale, che noi riteniamo giusta”. Immigrazione “selettiva” secondo le parole ufficiali. Mica tanto, se guardiamo ai numeri. Cinquecentomila sono circa la metà dei clandestini giunti sulle nostre coste nel giro di poco più dieci anni. Di fatto, in questo modo il governo incoraggia l’immigrazione di massa. E non si tratta di un elemento che può passare inosservato. Soprattutto quando Lollobrigida parla di “aprire i flussi” come un esponente del Nazareno qualsiasi.
I soliti pretesti
Il ministro dice che “in Italia il lavoro c’è, in tanti settori: agricoltura, ma anche edilizia, trasporti, turismo e non solo. C’è una richiesta di forza lavoro che non riusciamo a colmare sul mercato interno, anche a causa del reddito di cittadinanza che ha aumentato la carenza di persone disponibili a fare determinate attività”. Poi prosegue: “Oggi abbiamo tra i 300 e i 500 mila posti di lavoro disponibili. Siamo qui a Bruxelles, dove i nostri nonni sono venuti a scavare nelle miniere attraverso una migrazione legale. E questa può essere usata anche nelle interlocuzioni con alcune nazioni (Paesi) del Nordafrica, dalle quali provengono oggi molti immigrati clandestini, tipo la Tunisia”. Secondo Lollobrigida “i decreti flussi vanno predisposti cercando prima di tutto di esaurire l’offerta interna, per esempio dando la possibilità a chi dice in maniera pretestuosa che l’alternativa al reddito di cittadinanza è andare a rubare”. Nessun accenno sui dati più scomodi: il lavoro c’è, ma a quali condizioni? Molto facile puntare sull’incoraggiamento al processo migratorio. Oltre che deleterio. L’esecutivo sembra stia prendendo una strada molto preoccupante su un tema in cui – probabilmente – tutti, anche i più pessimisti, si aspettavano ben altro.
Alberto Celletti
3 comments
E vabbè per 5 anni avranno le poltrone sotto il sedere.. La Meloni si sente la nuova Thatcher e gli piacciono i complimenti che gli arrivano dagli alti esponenti della politica europea ; così quel poco che c’era di sovranista nel suo programma(e dei suoi alleati) meglio nasconderlo sotto il tappeto facendo finta di niente, magari per riproporlo a pochi mesi dalle prossime politiche (come un Pd stile Minniti qualsiasi). Nonostante ciò(pur con poca fiducia), voglio comunque aspettare almeno che passi il primo anno prima di farmi un’idea definitiva su costoro. Certo quando parlavano di diminuire gli sbarchi, non mi aspettavo che intendessero nel senso che ce li portavano loro qui direttamente (così se al posto di chiamarli “clandestini” li chiami “migranti regolari” diventa magicamente tutto perfettamente tollerabile ,indipendentemente dal numero di arrivi…)… Forse saremo un elettorato (io ho votato Lega) di persone cattive ( buone solo alla bisogna, vedi elezioni…),però contrariamente a ciò che si pensa non siamo (almeno non completamente…) dementi….
Se è un lavoro che richiede l’uso del machete, e prevede orario ridotto, può darsi che qualche clandestino disperato si presenti. Niente orario serale perché altrimenti Brumotti resta disoccupato.
la meloni é gia in trattativa con il camerun, so che ha anche ospitato e pagato il soggiorno in albergo a roma ad una delegazione di personaggi camerunensi per trattare, ho conosciuto uno di quegli schiavisti